Con l’aumento delle quotazioni del petrolio, che impatta sul costo di benzina e gasolio, si teme un effetto valanga sulla spesa, con l’aumento dei costi di trasporto, oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione, in un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene su strada. Lo “spread” alla pompa, che in Italia rispetto alla Germania fa segnare un +8% di spesa al litro su benzina e diesel (febbraio 2021), preoccupa perciò non poco famiglie ed imprese, già in difficoltà a causa della pandemia.
E’ come commenta Coldiretti Liguria, (base dati Globalpetrolprices in relazione agli ultimi aumenti sui prezzi dei carburanti comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise) gli effetti che l’aumento potrà avere sull’intera economia italiana, dal momento che, se salgono i prezzi del carburante, si riduce il potere di acquisto delle famiglie che hanno meno risorse da destinare ai consumi, mentre allo stesso tempo aumentano i costi per le imprese.
“A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – rischia di essere anche il nostro sistema agroalimentare, dove i costi della logistica, ad esempio, arrivano ad incidere dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura. Questo fatto potrebbe portare ad una brusca frenata di uno dei pochi settori economici che, nonostante la situazione generale dettata dalla pandemia, sta cercando di resistere non senza difficoltà, per permettere a tutti i cittadini di avere sempre a disposizione prodotti del territorio, tracciabili e di qualità garantita. In queste condizioni è ora più che mai importante individuare alternative green, come previsto dal piano sul Recovery Plan elaborato dalla Coldiretti per sviluppare le bioenergie in Italia, e superare il deficit logistico sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.