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È andato in scena oggi un incontro tra i vertici di Alisa e i tecnici del ministero della Sanità per predisporre un’ordinanza che limiti il propagarsi della peste suina.

24 i comuni in regione Liguria, al confine tra provincia di Genova, Savona e Piemonte, nei quali sono stati riscontrati casi di cinghiali affetti dalla patologia. Per comprendere meglio la situazione abbiamo raggiunto telefonicamente il vicepresidente regionale e assessore alla Caccia di Regione Liguria Alessandro Piana.

“Abbiamo fatto tutte le nostre rilevazioni. A questo punto si dovrebbe procedere con l’abbattimento di questi capi e lo smaltimento delle carcasse per evitare che ci sia una propagazione del virus o che gli animali vengano trovati morti nel bosco – spiega a Riviera Time”.

Sulla chiusura della caccia e sui rischi per l’uomo: “Non c’è alcun pericolo per l’uomo e per gli altri animali, colpisce solo ed esclusivamente i suini – sottolinea Piana. Il problema è che ci possano essere delle ricadute sul settore. Per ciò che concerne la caccia verrà predisposta in maniera preventiva la chiusura, ma soltanto nell’area interessata. Noi abbiamo proposto come Regione quanto sopradetto, attendiamo l’ordinanza ministeriale e ci atteremo alle disposizioni. Teniamo presente che la peste suina nasce dal sovrannumero degli ungulati. Andare a cercare nei boschi gli animali morti credo sia soltanto un dispendio di energie fisiche ed economiche. Sarebbe meglio procedere con i sistemi moderni, come quelli ormonali, per poter attirare gli animali e abbatterli”.