Famoso per il suo osservatorio, Perinaldo è un piccolo paese della Val Verbone situato alle spalle di Bordighera.
“Il borgo nasce intorno all’anno 1000 per opera del Conte Rinaldo,” spiega Francesco Guglielmi, sindaco di Perinaldo e appassionato di storia locale.
Fu il paese natale di Giovanni “Gian” Domenico Cassini. Il famoso astronomo nacque a Perinaldo nel 1625.
Nel 1671 fu chiamato alla corte di Re sole per curare l’Osservatorio di Parigi, ancora oggi uno dei più grandi e importanti centri astronomici al mondo.
A lui è dedicato l’osservatorio che si trova nell’edificio comunale di Perinaldo e visitabile in ogni periodo dell’anno.
“L’osservatorio – continua il sindaco – nasce nel 1988 per opera di un circolo di astrofili di Sanremo.” Per molto tempo è stato gestito dall’associazione Stellaria che negli anni ha promosso innumerevoli attività volte alla divulgazione e alla didattica dell’astronomia.
Più recentemente i rapporti tra l’associazione e il Comune sono andati deteriorandosi principalmente per visioni e idee inconciliabili, anche sotto l’aspetto culturale e storico.
Durante il corso della storia, Perinaldo ha ospitato diversi personaggi illustri, alcuni dei quali avvolti nel mistero.
Secondo le ricerche condotte dal sindaco Guglielmi, la presenza del Conte Cagliostro, noto occultista dotato di poteri sovrannaturali, stando alle leggende, testimonia il legame di Perinaldo con l’esoterismo.
Indizi del passaggio di massoni e cavalieri templari, sarebbero sparsi nell’architettura del paese, come le colonne di manifattura templare nella chiesa dedicata a San Nicolò da Bari, e nei documenti rivenuti dallo stesso sindaco Guglielmi.
In alcuni affreschi, sparsi per la centrale via cassini, l’artista Roby dalla Casa, ha inserito elementi e simboli che ricordano il presunto legame che Perinaldo avrebbe avuto in passato con l’occultismo.
La figura incappucciata, presente sullo sfondo degli affreschi, rappresenta il Conte Cagliostro e, nel murales dell’Accademia reale Francese, riproduzione di un quadro del 1600, è stato inserito un cavaliere templare non presente nell’originale del pittore francese Henri Testelin.