Un sole non ancora autunnale scalda il Forte Centrale del Colle di Tenda (1.908 mt), solenne e in attesa che il nuovo tunnel colleghi finalmente le sottostanti valli Roja e Vermegnana. Da qui comincia il nostro viaggio sul tracciato dell’Alta Via del Sale, che dagli impianti sciistici di Limone ci porterà fino alla nostra provincia.
L’ingresso è limitato e su prenotazione per veicoli e bici, e noi abbiamo scelto l’ultimo giorno di apertura dell’anno per godercela in tranquillità. Lo sterrato parte lasciandosi le Alpi Marittime alle spalle per addentrarsi nelle Alpi Liguri: 30 km di strada militare che attraversa paesaggi mozzafiato, sempre in quota 2.000 mt.
Accerchiati dai monti superiamo il Colle della Perla (2.083 mt) col suo laghetto per lasciarci ammaliare da uno dei tratti di strada più incredibili mai costruiti: siamo al Colle della Boaria (2.102 mt) e questo tornante sospeso tra le rocce è una vera e propria meraviglia: il panorama da qui è infinito e sembra di volare tra le cime, ma è la strada stessa a dar spettacolo. Sotto di noi compare Limone Piemonte, mentre un nutrito gruppo di ciclisti ci supera.
Si riparte tra prati e rocce e si entra nel territorio francese: in poche curve sembra di essere atterrati sulla luna. Siamo nella Conca delle Carsene e qui il tracciato tocca il suo punto più alto: ben 2.274 mt al Castel Chevolail, tra rocce, inghiottitoi e fioriture decisamente fuori stagione. Questo è l’ingresso nel massiccio di Punta Marguareis (2.651 mt) che ci sovrasta con la sua stazza inflessibile mentre discendiamo nei pascoli alpini del comune di La Brigue. Un paesaggio che vira tra il lunare e il western che d’estate è casa delle mandrie.
Vivere quassù è difficile ma qualche pianta coraggiosa ci riesce, ed eccoci al Colle dei Signori (2.111 mt) dove il tracciato rientra in Italia e nel Parco del Marguareis: le bici raggiungono il sottostante Rifugio Don Barbera, apripista della Valle dei Maestri nel comune di Briga Alta, al cui centro sorge la chiesetta dei pastori brigaschi, Sant’Erim (Sant’Erasmo). La via prosegue a strapiombo sulle creste della val Tanaro fino al Colle delle Selle Vecchie (2.097 mt): qui ci addentriamo nel Bosco delle Navette, sterminato lariceto la cui legna era utilizzata per le flotte navali della Repubblica di Genova. I colori dell’autunno sono ancora nascosti, e a breve tutto il bosco diventerà arancio acceso. Superando il casello usciamo dal tratto a pagamento ed entriamo nel Parco delle Alpi Liguri.
Invece che scendere verso Monesi, saliamo ancora un pochino per goderci uno splendido tramonto dalla nostra cima ligure, il Monte Saccarello (2.201 mt). Pieni della bellezza dei nostri monti, lo sguardo volge ora verso i mille colori del cielo, lambendo le creste della Valle Argentina giungendo fino al mare.