Resteranno ancora qualche giorno in città per terminare le riprese, poi il rientro alla base, il montaggio del girato e la messa in onda prevista per domenica 27 marzo alle 12,20.
La numerosa troupe di Linea Verde, format Rai di grande successo, è a Sanremo ormai da alcuni giorni per girare una puntata sulla Città dei Fiori, una trasmissione che in tempi normali sarebbe stata interamente dedicata alla diretta del Corso Fiorito che invece per il terzo anno consecutivo non si svolgerà.
A questo proposito non sono mancate le critiche alla scelta dell’amministrazione comunale mentre a pochi chilometri di distanza e in pieno inverno, il Carnevale di Nizza e la Festa dei Limoni a Mentone si godevano il ritorno alla normalità e un successo economico e di immagine frutto di scelte coraggiose e vincenti.
Sanremo invece ha nuovamente saltato un giro e dai corridoi di Palazzo Bellevue si dice che la ragione vera non sia proprio figlia dell’emergenza sanitaria ma di quella economica. Aldilà delle ipotesi, la sostanza è che la Rai rispetterà i suoi accordi con il Comune e proporrà uno speciale che sta continuando a girare in città.
Questa mattina abbiamo incontrato tutta la troupe nella zona portuale a ridosso della Capitaneria di Porto e ci siamo fermati a scambiare due parole con i conduttori, Peppone Calabrese e Beppe Convertini.
“Abbiamo scoperto delle cose nuove che proporremo agli italiani l’ultima domenica di marzo dalle 12,20 ma intanto stamattina mi sono fatto un bel giro sulla ciclabile che ho trovato anche molto ben frequentata” ha detto Peppone.
Tra le curiosità ci anticipa: “Vi spiegheremo come poter affittare un terreno da coltivare, non un orto condiviso ma proprio un piccolo terreno dove ci si ritrova e si socializza andando incontro all’esigenza di stare insieme anche con i bambini, tutti insieme in allegria”.
“Ogni volta che torno qui è sempre un’emozione e una scoperta – confessa Beppe Convertini – siamo stati nella Pigna, mi hanno portato in mtb sui percorsi dell’outdoor con panorami mozzafiato, le eccellenze enogastronomiche, l’accoglienza e la generosità della gente, è bello poter raccontare un territorio davvero unico al mondo”.
“Faremo conosce alcuni aspetti, delle chicche, che nemmeno tutti i sanremesi conoscono – termina Convertini – faremo conoscere donne e uomini che continuano a tener vive tradizioni e mestieri, e non mancheremo di parlare ovviamente delle palme e dei fiori, il simbolo di questa città che purtroppo non ha potuto proporre il Corso Fiorito e mi manca molto perché vedere quei carri fatti di fiori è un’emozione pazzesca”.