Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa della segreteria del circolo PD città di Imperia.
“La vicenda del parco eolico Monti Moro e Guardiabella è l’esempio perfetto di come non si fa pianificazione in una Regione degna di questo nome.
D’altronde la situazione devastante della sanità, dei trasporti o la vicenda delle gare per le spiagge, dove Governo e piazza De Ferrari fanno a gara a chi fa meglio il ‘morto’, la dicono lunga sul modo di intendere la programmazione del nostro futuro in Liguria.
Sgombriamo subito il campo: il progetto – checché ne dica il presidente della Provincia – è impattante e la modalità con cui è stato ‘presentato’ inaccettabile: che non significa un ‘no’ a prescindere all’energia eolica, ma un rifiuto ad opere fuori contesto e non condivise.
Tuttavia la nostra regione è tra le ultime a livello nazionale per produzione di energia da fonti rinnovabili e i suoi amministratori, invece di fare a gara a blandire i territori per esigenze elettorali, dovrebbero sapere che entro gennaio andranno ‘mappate’ le aree dove realizzare impianti eolici e fotovoltaici.
Insomma l’emergenza si manifesta dove non si programma, in un clima di inaccettabile opacità.
Le scelte per il nostro futuro hanno bisogno che cittadini, investitori e decisori possano tutti avere un ruolo, con regole trasparenti.
Il progetto del parco eolico in provincia di Imperia è un progetto che arriva da lontano, calato dall’alto senza considerare chi ha vissuto e vive in quei posti, chi con rispetto del territorio vi ha costruito realtà produttive.
Non siamo disponibili ad interventi che rappresentino uno sfregio ambientale, geomorfologico e storico del territorio.
Ma senza trasparenza e programmazione queste “sorprese” si ripeteranno.
Non informare la popolazione, i comitati, gli eletti – come accaduto per l’Aurelia Bis – è un metodo che non ci appartiene.
Il PD di Imperia, si rende parte attiva per monitorare la situazione e dare informazioni puntuali attraverso i nostri organismi decisionali, i consiglieri eletti ai vari livelli e i parlamentari liguri”.