Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dell’ex sindaco e consigliere d’opposizione a Ventimiglia, Gaetano Scullino.
“La deliberazione della Giunta comunale di Ventimiglia n. 146 del 13 ottobre scorso avrebbe potuto scriverla Cagliostro non posso pensare diversamente anche se questa constatazione mi amareggia perché non si tratta di ordinaria amministrazione.
È niente meno che la revoca in autotutela decisoria del nostro progetto di ricostruzione della passerella del costo di € 300.000 di sole parcelle, decisione che si basa su un falso grosso come una casa: “VISTO lo studio dei tiranti idraulici in area di Piano di bacino del fiume Roja classificata BB realizzato dalla DHI S.R.L. a socio unico con sede in Genova, protocollo n. 47547/2022 e 48935/2022”.
È dal 15 dicembre 2021, infatti, io ero ancora Sindaco, che con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 50 è entrato in vigore quel giorno il Decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale n. 104 del 22 novembre 2021 di “aggiornamento del quadro della pericolosità idraulica del Roya a seguito di studi idraulici di maggior dettaglio redatti da Regione Liguria nell’ambito del progetto transfrontaliero Alcotra – Concert eaux nei comuni di Ventimiglia e Airole”.
La pericolosità è indicata a colori, gialla quella “media” BB e rossa quella “molto elevata” A, quella gialla è edificabile nel rispetto delle prescrizioni, quella rossa invece è inedificabile con il blocco totale di ogni nuovo intervento, e quindi mi sembra strano si possa progettare la passerella inserendo due pile di sostegno all’interno dell’alvio del fiume Roja.
Al decreto di 7 pagine sono allegate 10 tavole, due ogni zona inondabile delle cinque individuate lungo l’intero corso del Roya, dalla sorgente al mare.
La zona n. 1 è quella del Centro Città in argine sinistro e di Marina San Giuseppe in argine destro, e le due tavole mettono a confronto il “Piano vigente” al momento del Decreto e la “Proposta di variante” approvata dal Decreto.
Per essere ancora più chiaro allego – a fondo articolo – le due fotocopie dalle quali anche i non tecnici e i daltonici sono in grado di constatare che la zona interessata non è BB gialla ma è A rossa.
È una delle diverse “anomalie” della delibera di revoca del nostro progetto sulle quali alcune settimane fa ho depositato una interpellanza a risposta scritta, ma non avendo trovato finora nella buca della posta almeno un cenno ho deciso di renderle pubbliche, una dopo l’altra, attraverso comunicati stampa documentati”.