marco scajola

“La pratica del progetto del parco eolico denominato “IMPERIA Monti Moro e Guardiabella” è direttamente in mano al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Entro fine agosto la Regione Liguria e i Comuni interessati dovranno esprimere i propri pareri. Come assessore regionale alla Tutela del Paesaggio e all’Urbanistica ho immediatamente convocato un tavolo tecnico dal quale sono emerse diverse incompatibilità poiché il progetto va in contrasto con le norme del nostro piano territoriale di coordinamento paesistico. 32 pale eoliche, di altezza superiore ai 200 metri, avrebbero infatti un impatto non tollerabile dal punto di vista tecnico ambientale su un territorio montano particolarmente fragile. Per questa ragione i settori suddetti daranno parere contrario”. Si esprime così l’assessore regionale all’Urbanistica e alla Tutela del paesaggio Marco Scajola in merito al progetto del parco eolico nell’entroterra imperiese.

“Ribadisco come la Regione e i Comuni non abbiano competenze dirette nella programmazione e realizzazione di questo tipo di opere, le quali partono e vengono gestite direttamente dai ministeri competenti, ma possano esclusivamente dare un proprio parere nell’ambito della valutazione d’impatto ambientale, in questo caso di natura nazionale. Se da un lato comprendiamo le azioni fatte in ottica di risparmio e valorizzazione delle energie alternative, dall’altro sarebbe stato certamente opportuno, per situazioni così delicate e impattanti come questa, un maggiore coinvolgimento dei vari enti territoriali, cosa che non è accaduta – aggiunge l’assessore Scajola. – In queste ore ho avuto un confronto diretto con diversi amministratori del territorio spiegando loro come il mio settore darà un parere negativo. Stiamo impegnando risorse senza precedenti per migliorare e rilanciare in chiave turistica il nostro bellissimo entroterra attraverso decine di lavori di rigenerazione urbana. È chiaro che questo progetto, pur riconoscendo l’importanza del tema e del generale risparmio energetico, avrebbe un impatto negativo e andrebbe contro alle politiche messe in campo fino a oggi nelle vallate coinvolte”.