Regione Liguria conferma la sua posizione critica sui progetti eolici previsti nel territorio imperiese e dianese. L’assessore all’Urbanistica e Tutela del paesaggio, Marco Scajola, ha ribadito l’importanza di un’analisi approfondita e imparziale, senza prese di posizione ideologiche: “Tema importante. Bisogna a mio parere non dividersi in bande nel senso che non bisogna essere tifosi di una cosa o dell’altra, bisogna ragionare su tutti gli aspetti, su tutte le opportunità e le criticità”, ha esordito ai nostri microfoni.
Parco eolico Monti Moro e Guardiabella
Il progetto nell’imperiese prevede l’installazione di 32 aerogeneratori da 209 metri d’altezza lungo i monti Guardiabella, Moro e Follia, coinvolgendo 11 comuni della provincia: Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, Rezzo, San Lorenzo al Mare e Costarainera.
“Noi ci siamo già espressi come assessorato al Paesaggio e all’Urbanistica e in maniera tecnica, quindi fuori da ogni valutazione personale. I miei uffici hanno elaborato un parere contrario basandosi su norme regionali ma anche nazionali che vedrebbero in questo progetto un impatto da un punto di vista urbanistico e ambientale decisamente forte per un territorio come quello della Valle Arroscia. Non siamo contro l’eolico o contro l’energia alternativa, perché noi dovremmo lavorare per le energie alternative. Però non è che nel nome del risparmio energetico e della qualità energetica ci dimentichiamo del paesaggio. Quindi bisogna avere del buon senso e Regione Liguria ha buon senso e lo ha dimostrato in tutte le scelte più delicate che hanno toccato i nostri tavoli”, ha commentato l’assessore.
Progetto eolico Monte Chiappa
Il 12 febbraio si è tenuto un incontro presso la sede della Provincia di Imperia per discutere del progetto eolico ‘Monte Chiappa’, promosso dalla società Tozzi Green. Regione Liguria ha richiesto integrazioni alla documentazione e ha suggerito che sia il Ministero dell’Ambiente a occuparsi della valutazione di impatto ambientale (VIA).
Il progetto prevede un investimento di oltre 47 milioni di euro per l’installazione di sette aerogeneratori alti 180 metri, con una potenza complessiva di 29,4 MW, interessando i comuni di San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e Andora.
“Il dianese è più recente e deve valere lo stesso principio. Io mi sono confrontato con molti sindaci interessati, come avevo fatto anche all’epoca con i sindaci della Valle Arroscia. Bisogna essere responsabili, leggere quelli che sono i progetti, comprenderli, studiarli e poi tecnicamente fare le valutazioni. In questo momento è in atto una VIA regionale, quindi non più nazionale, che valuta l’impatto ambientale. Anche in questo caso i miei uffici si dovranno esprimere, stanno facendo le dovute osservazioni. Posso già anticipare, come ho detto in un incontro in Provincia alla presenza del presidente Bucci, che stanno emergendo anche in questo caso delle criticità legislative e tecniche imponenti e importanti. Quindi non posso ancora esprimere il parere finale, ma è molto probabile che anche in questo caso il parere dell’assessorato all’Urbanistica e al Paesaggio sia negativo“, ha concluso l’assessore regionale.
Ieri consiglio comunale monotematico a San Bartolomeo
Ieri sera a San Bartolomeo al Mare si è tenuto un consiglio comunale monotematico in sessione straordinaria su questo progetto. Ne è emerso un ‘no’ unanime sempre più convinto del Golfo Dianese. “Entrando nel merito del progetto lo riteniamo troppo d’impatto; vorrebbe dire devastare il nostro territorio per incassare 40 mila euro per ogni Comune. Seguiranno assemblee pubbliche alla presenza dei sindaci del territorio per informare la popolazione”, ha ribadito il sindaco Filippo Scola.
Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Marco Scajola.