C’è voluta tutta la mattinata odierna per sistemare le maxi-vignette a copertura dei blocchi anti-terrorismo sistemati da tempo nelle vie centrali di Sanremo. In totale sono 80 che ricoprono venti blocchi sui quattro lati.
I pesanti cubi di cemento lungo la pedonale via Matteotti da oggi sono rivestiti da fumetti firmati da vignettisti di fama nazionale ed anche internazionale che hanno aderito all’invito del loro collega sanremese Palex, all’anagrafe Alessandro Prevosto.
“L’idea è solo quella di recuperare un vecchio progetto con il Comune di allestire una mostra con gli auguri di Natale in via Matteotti – dice Palex – progetto irrealizzabile a causa delle restrizioni anti Covid. Abbiamo così pensato di rallegrare questi anonimi cubi anti-terrorismo con vignette natalizie”.
“Questa iniziativa lancia anche un messaggio che è quello che identifica l’umorismo come grande mezzo di comunicazione positiva. Il fatto di sistemare queste vignette su cubi anti-terrorismo offre un ulteriore messaggio tranquillizzante e copre un’immagine poco edificante del nostro arredo urbano cittadino”.
“Hanno aderito all’iniziativa cinquanta autori internazionali – spiega Prevosto – che sono collaboratori abituali della rivista Buduar nata a Sanremo e diretta dal sottoscritto e da Dino Aloi, che nel corso di nove anni si è costruita un suo prestigio consolidato nel nostro settore”.
“Il tema è ovviamente quello del Natale e sono andato a pescare nel ricco archivio di Buduar non potendoci permettere di ‘ordinare’ nuovi disegni ai vignettisti. Ho chiesto l’autorizzazione che nessuno mi ha negato ed anzi alcuni mi hanno mandato di loro spontanea volontà nuovi disegni apposta per questa iniziativa”.
“Da cosa nasce cosa – dice – e con il Comune stiamo ragionando se adattare l’idea ad altre situazioni come ad esempio una galleria di caricature ai protagonisti del Festival. Siamo contenti perché man mano che stavamo coprendo i cubi abbiamo ricevuto un sacco di complimenti, le persone si fermano, leggono e si divertono. Noi abbiamo cercato di scegliere con cura le vignette da esporre, quelle che non fossero troppo caustiche cercando anche di limitare al massimo i riferimenti al coronavirus. Vogliamo che la gente si fermi, sorrida e pensi all’albero di Natale”.