Dopo l’incontro di ieri per l’ospedale Saint Charles tra il presidente Toti, il gruppo GVM Care & Research e i sindaci del comprensorio intemelio, la consigliere comunale a Bordighera, Mara Lorenzi è intervenuta con una nota stampa.
“Civicamente Bordighera presenterà nel consiglio comunale di fine luglio un’interpellanza per sapere se l’amministrazione di Bordighera intende valutare e condividere con la cittadinanza il contratto di concessione dell’ospedale Saint Charles al gruppo GVM prima che tale contratto venga firmato. Gli eventi intorno alla stesura del contratto fanno desiderare informazioni puntuali per rassicurare la popolazione che le aspettative che giustificano la concessione della gestione del Saint Charles al gruppo privato saranno soddisfatte.
Avere a Bordighera un ospedale dotato di Pronto Soccorso e di tutti i reparti necessari per la funzionalità di quest’ultimo è una proposta allettante per la popolazione, ma non realizzabile nel contesto del Sistema Sanitario Nazionale in vista degli standard previsti dal DM 70/2015. La Giunta Toti ha perseguito tale obiettivo bandendo una gara per la gestione privata dell’ospedale Saint Charles; e il gruppo GVM, l’unico a rispondere al bando, si è aggiudicato la gestione nel dicembre 2018.
L’elaborazione del contratto di concessione è stata lunga e accidentata. In particolare, il direttore generale dell’ASL1 dott. Silvio Falco, nell’aprile 2022 aveva richiesto di revocare l’accordo avendo riscontrato nella bozza di contratto inadempienze sul numero di medici per far funzionare la struttura e sull’organizzazione insoddisfacente del lavoro per il Pronto Soccorso. Il 22 giugno 2022 il direttore generale dell’ASL1 ha presentato le sue dimissioni per motivi personali.
La trattativa è comunque continuata tra i legali delle parti; e la delibera della Giunta regionale n.576 del 23 giugno 2022 riporta il raggiungimento dell’intesa tecnica tra i legali sul contratto di concessione del Saint Charles, e impartisce all’ASL1 la direttiva vincolante di procedere alla sottoscrizione del contratto. Occorre ricordare che l’affidamento della gestione del Saint Charles prevede un grosso impegno di finanza pubblica, perché da capitolato l’ASL1 dovrà versare ai privati circa di 15 milioni di euro annui destinati al funzionamento del Pronto Soccorso e dell’attività ambulatoriale e di ricovero.
Tutte queste circostanze giustificano un interesse dei cittadini a conoscere i contenuti del contratto prima che sia firmato, in particolare a poter valutare gli aspetti che avevano indotto il direttore generale Falco a voler revocare l’accordo. Avevo richiesto all’ASL1 il documento del contratto di concessione, ma sono stata informata in data 20 luglio che l’ASL1 non ha copia della versione finale del contratto.
È doveroso sollecitare sul contratto di concessione del Saint Charles ai privati la trasparenza che deve caratterizzare gli atti della pubblica amministrazione. Per questo chiederemo in consiglio comunale se l’amministrazione si è attivata a questo fine, in modo che si possa verificare prima della firma del contratto se l’aspettativa della popolazione per un ospedale con Pronto Soccorso e reparti connessi, finanziato dal SSN, sarà soddisfatta”.