Grande partecipazione, questo weekend, alla prima edizione di Oliveti Aperti, l’iniziativa organizzata dal Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure, in collaborazione con Fondazione Qualivita e il supporto della Regione Liguria, per coinvolgere cittadini e turisti all’interno della tradizione dell’olivicoltura “eroica”.
Dall’arte del muretto a secco alla storia, attraverso percorsi di degustazione dell’Olio DOP Riviera Ligure, itinerari tra gli oliveti, visite in frantoio e corsi di cucina, sono stati numerosi gli ospiti, in particolare stranieri, che hanno celebrato la secolare tradizione dell’olivicoltura ligure. A partecipare alla due giorni anche molti giovani e giovanissimi, impegnati nelle decine di attività ed eventi realizzate dalle 32 aziende aderenti.
Partecipazione attiva anche per la giunta della Regione Liguria che insieme ai tanti ospiti si è calata nelle realtà olivicole del Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure. Il Presidente Giovanni Toti si è recato negli oliveti del Levante per degustare l’Olio Riviera Ligure DOP e scoprire le caratteristiche della filiera certificata. Mentre gli assessori Giovanni Berrino e Marco Scajola, presenti nel Borgo di Torre Paponi, in provincia di Imperia, si sono immersi in una passeggiata alla scoperta degli storici oliveti di Taggiasca. Ad Arnasco, nel savonese, l’assessore Mai ha invece potuto apprezzare anche il Museo dell’Olivo e della Civiltà Contadina.
Ancora i giovani, protagonisti dell’evento organizzato dal Consorzio di Tutela in occasione di Oliveti Aperti, un incontro tra la stampa di settore, alle prese con un tour formativo negli oliveti, e i Giovani Chef degli istituti alberghieri italiani, impegnati a Imperia nella finale del contest dedicato a ricette innovative a base di Olio DOP Riviera Ligure.
Una grande iniziativa dell’Olio DOP Riviera Ligure nella veste di filo rosso tra numerosi momenti di condivisione e di riscoperta della cultura olivicola ligure, attraverso le storie degli uomini e donne che con il loro lavoro custodiscono una cultura antica, salvaguardano il territorio e valorizzano una produzione agroalimentare d’eccellenza.