Proseguono, in Liguria, le visite del SAPPE in alcune delle carceri regionali. È appena terminata la visita nel carcere di Valle Armea a Sanremo da parte del segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato Capece, accompagnato dai quadri sindacali della Liguria guidati dal segretario regionale Vincenzo Tristaino.
“La casa circondariale di Sanremo ospitava, lo scorso 31 marzo, 264 detenuti a fronte di una capienza tollerabile pari a 220 posti. Gli stranieri ristretti sono più del 60% dei presenti. Oggi la pianta organica di Sanremo presenta una forza operativa di sole 150 unità rispetto alle oltre 200 previste. Da questo dato si evince che la programmazione del servizio è basata sui livelli minimi ed il continuo accorpamento dei posti di servizio è oramai divenuto una “regola ordinaria”. Il carcere sanremese, per la presenza di detenuti di difficile gestione, per la fatiscenza della struttura nonché per la grave carenza di organico specialmente del ruolo dei sottufficiali, è una polveriera e merita la giusta attenzione da parte dei vertici dell’amministrazione penitenziaria: c’è un solo ispettore in servizio che si alterna con gli assistenti nella sorveglianza generale di tutti l’istituto. È assurdo! Qui servono ispettori e sovrintendenti!”, denunciano Capece e Tristaino.
Il SAPPE torna “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità dei penitenziari liguri che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso mandati qui dal Piemonte, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della regione. E queste sono anche le gravi conseguenze della chiusura del Provveditorato regionale di Genova, per una decisione politica tanto assurda quanto dannosa. Ora la Liguria dipende dal Piemonte e, come la segreteria regionale ligure del SAPPE ha denunciato in più occasioni, l’ufficio regionale di Torino si sbarazza dei detenuti più pericolosi e problematici mandandoli nella nostra regione, a Sanremo ed a Marassi in particolare. Non a caso, buona parte dei gravi eventi critici violenti che accadono vedono protagonisti proprio detenuti assegnati da Torino. Insomma, la Liguria e le sue carceri (Sanremo e Marassi in particolare) sono diventate la discarica sociale del Piemonte. E questo è inaccettabile”, evidenziano Capece e Tristaino.
“Il carcere di Valle Armea regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sotto organico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’amministrazione Penitenziaria!”, conclude il segretario generale del SAPPE, che annuncia: “Oggi stesso chiederò al capo del DAP Russo ed al dirigente del personale Parisi di aprire un tavolo di confronto sulle criticità di Sanremo e della Liguria tutta perché la situazione è inaccettabile e intollerabile! Ed anche sul nuovo carcere da realizzare a Savona vogliamo risposte e date certe, non fumose e vaghe dichiarazioni di intenti”.