Ci siamo, questa sera la storia bussa alla porta di Taggia. Del sindaco Mario Conio, dell’intero consiglio comunale, maggioranza ed opposizione. Basta rinvii, silenzi. Dopo oltre 30 anni di attesa, progetti, promesse, comizi, riunioni a valanga, parole portate via dal vento, stasera alle 21 nell’aula più importante del Municipio tutti gli eletti dovranno parlare, dire con il loro voto e comportamento se vogliono che sia costruito nel loro territorio, nel giro di 5-7 anni, il Nuovo Ospedale Unico provinciale. Oppure no.
In Italia è arcinoto che la sanità pubblica fa vergognosamente acqua. La salute è come l’aria che si respira, se manca, se è inquinata, se non ci sono sufficienti dottori, chirurghi, specialisti, infermieri, personale qualificato, letti, medici, strutture, tecnologia, farmaci, pronto soccorso all’altezza, ed altro ancora per accogliere tutti, sapere come procedere, curare, guarire salvare vite significa, purtroppo, per dirla come l’ufficiale Marcellus, nell’Amleto di Shakespeare che “c’è del marcio in Danimarca”. Ripetere da più pulpiti, come scudo, che in altre nazioni la situazione non va meglio, non assolve. Peggiora la situazione. L’Italia, gli onesti, chi suda, lavora, studia, paga le tasse, non fa agli altri carognate, non meritano questo. Basta errori, sciocchezze, lacrime. Chi vuol intendere, intenda. Prima che sia troppo tardi. A Taggia, Imperia, Genova, Roma.
Stasera cosa accadrà in consiglio comunale a Taggia? Lo abbiamo chiesto a due protagonisti. Siamo andati a spulciare dichiarazioni fatte da membri di maggioranza ed opposizione fatte anni fa e recentemente. Cominciamo da Mario Conio, il sindaco di Taggia, stasera la storia lo sta aspettando. Alla fine di vari interventi, decisioni sulle sue visioni, su come poter vedere e costruire un futuro sanitario migliore per l’intera collettività, stabilire se gli saranno aperti i cancelli della storia o se resterà fuori, sarà la votazione dell’intero consiglio comunale. Promosso o bocciato? La maggioranza approverà la variante al Piano Urbanistico Comunale? Ci saranno assenze, franchi tiratori? Aspre polemiche?
Ecco una sintesi dei suoi pensieri di ieri e di oggi: “Sono tranquillo – ha risposto Mario Conio – anche nei recentissimi incontri e colloqui con assessori e consiglieri, sia con il direttore dell’Asl1, il dottor Filippo Maria Stucchi che con l’assessore regionale alla Sanità, dottor Angelo Gratarola, collegato via internet, che ha sollecitato a tutti le tempistiche burocratiche, sono sicuro che la maggioranza voterà compatta ‘sì’ all’Ospedale Unico. Sì alla variante urbanistica, si ai ritocchi del P.U.C.. Lo avevo promesso mesi fa che entro Natale avremmo cominciato a mettere mattoni al progetto del Nuovo Ospedale nella Piana di Taggia approvando la variante al Piano. Certo ci sarà altro da fare. Il percorso è ancora lungo, ma credo che entro il 2030, realisticamente, si riuscirà ad inaugurare questa grande e necessaria opera, super moderna, tecnologica, altamente professionale, qualificata, con oltre 600 posti letto, 1.900 utenti e personale, circa 1.800 posti auto di cui il 70% circa ad uso pubblico, corpo principale della struttura alta 5 piani, un maxi parcheggio interrato, una eli superficie per elicotteri, fognature apposite per l’ospedale, giardini, viabilità, nuovo e grande impianto per l’energia elettrica e tanto altro ancora”. Insomma tutto liscio.
E l’opposizione? L’avvocato Gabriele Cascino, candidato sindaco di “Progettiamo il Futuro” ha idee chiare. “Non siamo contro l’Ospedale Unico provinciale, però come sosteniamo da tempo contestiamo diverse scelte, sopra tutto la location. Secondo noi la struttura non dovrebbe essere fatta a nord della stazione ferroviaria, ma a sud, verso il mare, nel delta della Piana di Valle Argentina, meno invasiva, più comoda ed accessibile a chi usa il treno per arrivarci, l’Aurelia bis, la stessa autostrada. Stasera ci faremo sentire. Taggia ha un Piano Regolatore del 1985, stravecchio. È inaccettabile. Cosa ha fatto la prima amministrazione Conio? Non so proprio cosa accadrà dopo le 21, come finirà questo consiglio comunale”.
Noi ci saremo e ve lo racconteremo. Permetteteci un aforismo, potrebbe essere utile: “Non si può recuperare il tempo perduto, ma si può smettere di perdere tempo”.