Con un messaggio sulla sua pagina Facebook il governatore Giovanni Toti chiede al governo di rivalutare le richieste delle Regioni già inoltrate il 24 ottobre.
“Chiediamo al Governo di rivedere attentamente le richieste che le Regioni, come potete leggere, avevano inviato a firma del Presidente Bonaccini appena letta la bozza nel nuovo Dpcm, per rivalutarlo sulla base di queste proposte che purtroppo sono rimaste inascoltate.
- Ristoranti aperti fino alle ore 23 con servizio al tavolo
- Rivalutare la chiusura di palestre, piscine, cinema e teatri, che hanno registrato pochissimi contagi, sulla base dei dati epidemiologici
- Ristoro immediato e concreto per le attività che hanno subito chiusure o limitazioni
- Tamponi (molecolari o antigenici) solo ai sintomatici e ai contatti stretti per ridurre la pressione su laboratori e Asl in questo momento di emergenza
Queste erano le nostre principali richieste e lo sono ancora adesso.
Ci sono attività che in questi mesi hanno fatto un gigantesco lavoro per adeguarsi alle nuove regole per la sicurezza e nonostante questo oggi si ritrovano di nuovo chiuse. E dopo la prima fase dell’emergenza, con aiuti lenti, a singhiozzo e che in alcuni casi non sono proprio arrivati, i cittadini si aspettano risposte veloci altrimenti continueranno ad avere sfiducia completa nel sistema e nella sua capacità di reazione. Il Governo ci ascolti e ripensi ad alcune misure contenute nel decreto: a pagare il prezzo più alto non possono essere sempre le stesse categorie.“