Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è stato colpito da una nuova misura cautelare.
Agli arresti domiciliari, è ora accusato di finanziamento illecito per la vicenda degli spot elettorali pagati, secondo l’accusa, sottobanco da Esselunga e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo.
La nuova misura cautelare non prolunga il periodo degli arresti domiciliari che sono previsti di scadere all’inizio di novembre, ma Toti dovrà affrontare un nuovo interrogatorio di garanzia. Il giudice per le indagini preliminari ha motivato la decisione sostenendo il rischio che Toti possa continuare ad agevolare interessi privati attraverso la sua posizione pubblica. È stato anche evidenziato il pericolo di inquinamento probatorio e la possibilità che Toti possa comunicare con altri indagati per elaborare strategie difensive comuni.
L’indagine ha rivelato presunti finanziamenti illeciti per le elezioni comunali del 2022 e politiche del 2022, con accuse di contratti pubblicitari gonfiati per coprire costi elettorali non dichiarati e senza autorizzazioni adeguate. Il giudice ha sottolineato la gravità dei fatti e l’importanza di misure cautelari proporzionate, come gli arresti domiciliari con divieto di comunicare con persone non familiari o congiunti, per preservare l’efficacia dell’azione giudiziaria.