Sanremo, il centro più popoloso della Riviera dei Fiori, si adegua alle disposizioni restrittive in piena emergenza sanitaria. A metà mattinata, in un’ora di quasi massima punta per traffico, movimento, spostamenti, lo scenario è davvero surreale.
La prima tappa del tour non può che partire da Palazzo Bellevue, sede del Municipio. Da oggi il Comune è riaperto al pubblico ma con limitazioni stringenti anche per quei pochi che hanno chiesto ed ottenuto un appuntamento. Sul portone d’ingresso il cartello che spiega la situazione indica i comportamenti da adottare, nell’atrio a destra una tavolino con igienizzante per le mani e poi il percorso obbligato porta all’interno della Sala degli Specchi dove un operatore protetto accoglie il pubblico e smista le richieste. Pochissimi dipendenti in giro e poca voglia di parlare, il silenzio è d’oro.
La seconda tappa ci porta all’interno della stazione ferroviaria. Mentre fuori i tassisti sonnecchiano in attesa di improbabili clienti, all’interno il deserto. C’è una sola persona alla biglietteria, fa impressione vedere il lunghissimo corridoio che porta alla fermata dei treni completamente vuoto mentre sul display scorrono le indicazioni dei convogli in arrivo e in partenza ma con la scritta mobile che informa delle restrizioni in atto anche per chi parte.
Piazza Colombo è il centro pulsante di Sanremo e le immagini parlano da sole. Una pattuglia di Polizia Municipale è ferma, tre agenti si mettono a disposizione dei cittadini che chiedono informazioni sulle restrizioni e sui possibili o vietati spostamenti. Pochissima gente a piedi, alcuni con il volto coperto da mascherine o sciarpe, nessuno ha voglia di parlare. Al lavoro, come ogni giorno, i corrieri che non devono fare i conti con il solito caos e possono approfittare di posteggi e fermate consentite oggi più del solito. Gli agenti di polizia confermano che non ci sono stati trasgressori ieri sera, che tutti gli esercenti hanno rispettato il Decreto, che anche stamattina hanno verificato i comportamenti corretti di negozianti e centri commerciali e che nessuna sanzione è stata elevata.
Nella pedonale via Matteotti la maggior parte dei negozi è chiusa, tutti i franchising e le catene nazionali hanno cartelli appesi sulle vetrate con l’hashtag #iorestochiuso. I bar sono quasi tutti aperti con qualche eccezione, vivacchiano con i pochissimi clienti che acquistano e se ne vanno, alcuni esercenti sono dotati di mascherine, come chi consegna la posta e deve continuare a fare il suo lavoro. Ovviamente anche nella via dello shopping la poca gente transita frettolosamente, i contatti sociali sono quasi totalmente assenti, ci si saluta a debita distanza senza fermarsi a fare due chiacchiere.
L’ultima tappa del tour è davanti al Casinò solo per confermare la chiusura totale della casa da gioco, un provvedimento che era stato preso ancora prima dell’ultimo e stringente decreto emesso dal Presidente del Consiglio.