Da oltre 30 anni ogni estate Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, naviga lungo le coste italiane per monitorare la salute del mare e dei litorali italiani, e denunciare abusi e illegalità
Sono stati 23 i punti monitorati in Liguria e ben dieci sono risultati con cariche batteriche elevate; in particolare sono i soliti fiumi a continuare a riversare in mare scarichi non depurati, che rischiano di compromettere la qualità del mare con gravi rischi non soltanto per l’ecosistema marino, ma anche per la stessa salute dei bagnanti.
Cinque sono i punti monitorati in provincia di Imperia: Ventimiglia, Sanremo, Taggia, Riva Ligure e Diano Marina.
Bollino rosso per Taggia e Riva Ligure dove i controlli sono stati effettuati rispettivamente alla foce del torrente Argentina e di fronte al Rio Caravello.
“La salute dei nostri mari è sempre più a rischio a causa della maladepurazione, dei rifiuti galleggianti e spiaggiati e delle continue illegalità ambientali, che seguitano a sfregiare coste e territori italiani – commenta Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde -. Purtroppo i risultati deludenti in prossimità di foci e canali non ci sorprendono dal momento che il problema riguarda non solo le aree costiere, ma interessa gran parte del territorio nazionale. Il nostro monitoraggio ha l’obiettivo di non fermarsi alla sola denuncia, ma soprattutto di avviare un approfondimento e confronto per fermare l’inquinamento da mancata depurazione
che si riversa in mare. Ora c’è la legge sugli ecoreati, che prevede anche il reato di inquinamento ambientale, valido strumento contro chi continua a scaricare illegalmente nei fiumi e nel mare”.
“Gli scarichi non depurati sono anche i peggiori nemici del turismo – aggiunge Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria -. Alcune situazioni sono critiche da diversi anni e non è più tollerabile che acque non adeguatamente depurate arrivino a mare. Tra l’altro a causa delle scarse piogge di questo periodo, fiumi e torrenti hanno una bassissima portata, che se da un lato è un elemento che ha contributo a diminuire il carico inquinante, dall’altro evidenziano quanto incida la scarsa depurazione nei punti che comunque sono stati giudicati da bollino rosso”.