Difficile pensare che oggi possano esistere ancora angoli del nostro territorio che possano definirsi “inesplorati”, ma una vasta parte del mondo che giace sotto i nostri piedi non è affatto avaro di svelare meraviglie nascoste.
Siamo in alta valle Argentina, poco dopo l’abitato di Creppo, dove lo Speleo Club CAI Sanremo sta conducendo l’esplorazione della cavità nota come “Grotta Margot“. Dall’ampio ingresso un cunicolo si addentra nella montagna, fenditura nel tempo esplorata da vari curiosi ma di difficile accesso per la ristrettezza e la presenza di acqua. Le scarse piogge di questo inverno hanno però permesso un’esplorazione “più agevole”, sebbene il termine semplifichi di molto gli sforzi infusi per giungere nelle cavità delle quali non si avevano immagini fino ad oggi.
Ore e ore immersi nel fango gelido in uno spazio dove si può stare poco più che sui gomiti, attimo dopo attimo alla conquista del passaggio verso le sale nascoste: ed ecco finalmente concrezioni, vasche d’acqua e una piccola cascata che sono solo alcune delle ricompense per gli esploratori.
Alessandro Pastorelli, presidente dello Speleo Club CAI Sanremo, ci racconta dell’importanza di eseguire un rilievo della cavità, finora assente. “Negli anni 50 Augusto Zucchetto ha superato il passaggio allagato raggiungendo la prima sala e scrivendo il suo nome sulla roccia, poi nel 1969 una relazione del gruppo speleologico imperiese dimostra che hanno oltrepassato la sala di Zucchetto attraversando un sifone; avevano fatto parte di un rilievo ma il fango ha reso illeggibile”, commenta.
“Lo scopo delle nostre esplorazioni – prosegue – è fare un rilievo a tutto tondo, sia a livello geologico, di documentazione fotografica, sia di ricerca sulla fauna che risiede in questa che, a pieno diritto, è la grotta più lunga della valle Argentina”.
Un ringraziamento particolare allora agli esploratori Eugenio Alberti, Emanuele Giordano, Jan Evangelista, Edoardo Campione, Alessio Pastorelli, David Adelinet e Danilo Barbarino che, assieme ad Alessandro, ci hanno fornito in anteprima le prime immagini di questo luogo celato e incredibilmente affascinante.