Le immagini nel video sono state registrate prima dell’emergenza Covid
“Stiamo vivendo, come tanti altri, un momento di angoscia ma noi che siamo abituati a far ridere la gente cerchiamo di tener botta con un..sorriso”.
Salvatore Stella, intrattenitore e comico del Teatro dei Mille Colori, da anni è il protagonista di manifestazioni, feste, eventi che in principal modo vedono coinvolti i bambini.
“Non perdiamo la fiducia nel futuro – dice – anche se io penso che dovremo aspettare ancora un bel po’ di tempo per tornare alla normalità. La gente mi ferma per strada anche solo per un saluto ed un sorriso e io non nego a nessuno una battuta per strappare una risata. Evidentemente ce l’ho nel sangue…”
“Quello che mi manca è proprio il contatto con la gente oltre ad una questione vitale dato che io lo faccio come lavoro. È cambiato tutto con questa emergenza sanitaria, io mi alzavo presto al mattino, mi preparavo e caricavo il mio furgone, macinavo centinaia di chilometri anche per uscire dai confini, e sono arrivato a lavorare sino a 20 ore al giorno senza sentire fatica grazie all’amore per questo mestiere”.
“Come tanti altri – racconta Salvatore Stella – mi sono dovuto reinventare e mi è anche capitato di fare il raccoglitore di marijuana, quella legale, tante ore di lavoro per pochi soldi, poi per due mesi ho trovato un impegno presso un’azienda locale che si è messa a produrre mascherine chirurgiche ma quel mercato si è saturato e sono rimasto a casa, e adesso dovrò di nuovo pensare a qualcosa ma il coraggio non mi manca”.
“Il mio piacevole impegno con i bambini non era solo in occasione di eventi o feste di compleanno ma anche in ambito scolastico dove mi è capitato anche di gestire laboratori teatrali. Con i bimbi c’è un feeling dovuto, penso, alla mia sincerità nei loro confronti”.
“Nei momenti delle grandi tragedie dell’umanità come questo o come in guerra – spiega – c’è necessità di sorridere per tirarsi su il morale ma adesso siamo veramente in tanti fermi a casa nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Molti amici-colleghi continuano a produrre video e invadono, secondo me, un campo che non è nostro, noi siamo artisti da strada e uno spettacolo dal vivo e in presenza non può essere sostituito da un video”.