Questa mattina in Prefettura è stato siglato un nuovo protocollo di intesa fra il sindaco del Comune di Molini di Triora Manuela Sasso e il prefetto Valerio Massimo Romeo che da il via ad una serie di iniziative e di percorsi di accoglienza ed integrazione dedicati ai migranti di stanza nel piccolo comune della Valle Argentina, che ospita due Centri di Accoglienza Straordinaria (i cosiddetti CAS).
Alla riunione erano presenti gli alti rappresentanti delle forze dell’ordine in qualità di tecnici dell’ufficio immigrazione, ossia il Questore Giuseppe Felice Peritore, il comandante provinciale dei Carabinieri Marco Morganti e Niccolò Francalanci della Guardia di Finanza, ed una rappresentanza della Cooperativa “Integrazione”, il Capo di Gabinetto Maria Grazia Pepe, la quale ha letto punto per punto il documento ed il senatore Gianni Berrino.
“Si avvia un progetto di integrazione che rispetto agli anni precedenti ed al progetto già presente – dichiara il Prefetto Romeo – si amplia anche alle famiglie con bambine, alle donne singole ospiti del centro. Lo ritengo un progetto virtuoso. Spesso nei CAS registriamo inattività da parte dei migranti nell’attesa di essere chiamati dalla commissione per il riconoscimento dello status, quindi serve anche a loro per avere l’occasione di porsi nella realtà in cui vivono e conoscerla meglio. L’iniziativa è di tipo volontario, e include iniziative di carattere manuale e culturale. Spesso i comuni piccoli, non avendo molta risonanza pubblica sono pochi conosciuti per queste iniziative. Da quando sono qui, intendo valorizzare iniziative provenienti dal territorio che in questo caso sono la prova più evidente di quella che definiamo ‘accoglienza diffusa’”.
“La richiesta era da parte di tutti, quindi presumo ci sarò molta partecipazione – continua il sindaco Manuela Sasso. – Verranno suddivisi in dei turni che non vedranno i migranti di operare tutti i giorni, visto che hanno anche altri impegni. Verranno accompagnati da un tutor e svolgeranno piccoli lavori di pulizie decoro urbano e attività sociali. Per i nuclei famigliari abbiamo poi un progetto con la cooperativa differente. Creare degli laboratori, momenti di raccoglimento e creare delle situazioni dove i bambini ospiti possano interagire con i bambini locali”.
Nel video le interviste complete e le immagini della firma del protocollo.