Il Capogruppo e portavoce d’opposizione a Molini di Triora, Antonio Mario Becciu interviene, con una nota stampa, sulla discussione dell’ultimo Consiglio Comunale riguardante i danni alluvionali dello scorso anno causati dall’esondazione del torrente Capriolo.
“L’evento meteorologico del 2-3 ottobre 2020, ha causato innumerevoli danni in tutto il territorio del Comune, in modo particolare l’esondazione del torrente Capriolo avvenuta nell’area Ex Caserme Prealpi ha distrutto una parte di caserme e devastato l’intera area, causando danni a privati e beni Comunali per circa 1.500.000 di Euro.
Bisogna però sapere che il Comune di Molini, nel 2015, aveva richiesto ed ottenuto dalla Regione Liguria un contributo di 98.000,00 euro per la messa in sicurezza proprio dell’area Ex Caserme Prealpi; il progetto consisteva infatti nel rialzare la sponda sinistra del torrente Capriolo, proprio nel punto esatto dove il fiume è effettivamente esondato, come si può vedere nell’allegato video.
Sono passati quindi 6 anni dall’inizio di questo iter consistente in una continua trasmissione di progetti, calcoli e richieste da parte della Regione senza che mai si riuscisse a trovare la quadra. Nel frattempo è “cambiata” l’Amministrazione e dalla pentola siamo caduti nella brace.
Va inoltre precisato che in quel periodo storico l’Amministrazione guidata dal Sindaco Moraldo con l’attuale Sindaco Sasso come Vice, aveva perfezionato la vendita dell’area della ex discarica di Carpenosa incassando oltre 400.000,00 euro, denari che almeno in parte sarebbero potuti essere destinati per eventuali migliorie all’opera in progetto, ma purtroppo nulla è stato fatto, con i risultati che tutti conosciamo.
Molto probabilmente, se si fosse realizzato quell’intervento, si sarebbero evitati danni quantificati in circa 1.500.000,00 di euro.
Durante lo scorso Consiglio abbiamo sentito tutta una serie di scuse che a parere nostro non giustificano assolutamente il mancato intervento; addirittura ad oggi l’Amministrazione, per non perdere il contributo, ha pensato di modificare l’oggetto dell’opera e spendere quei “quasi 100.000,00 euro” per risagomare il letto del fiume movimentando in loco i detriti. Si prospetta quindi un intervento che riteniamo l’ennesimo spreco di denaro pubblico in quanto, per stessa ammissione del Tecnico Comunale, lo stesso non sarà assolutamente risolutivo.
Per concludere riteniamo che questa sia la chiara dimostrazione che a Molini, come purtroppo succede in quasi tutta Italia, si preferisce fare opere in seguito ai disastri piuttosto che fare prevenzione per evitarli…
Confidiamo in un interessamento delle Autorità preposte, al fine di individuare eventuali responsabilità sull’accaduto”.