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C’è un’aria fredda e forte sotto il cavalcavia della Statale 28, dove si trova l’ingresso della sede della Munters di Chiusavecchia. Oggi, per otto ore, è stato messo in atto uno sciopero dei lavoratori del settore metalmeccanico, come è avvenuto e sta avvenendo presso molte città italiane.

La manifestazione, che originariamente si intendeva svolgere di fronte alla sede imperiese di Confindustria, è stata spostata davanti la sede dell’azienda svedese per evitare eccessivi disagi alla circolazione del capoluogo.

I punti principali che hanno determinato l’interruzione del negoziato, fermo da questo autunno, riguardano il salario dei lavoratori, il premio di risultato e gli orari di lavoro.

“Questa trattativa si è interrotta il 12 novembre – commenta Simone Mara, segretario FIM-Cisl Liguria. – Federmeccanica non ha risposto a nessuna delle richieste presentate nella piattaforma, votata dal 99% dei lavoratori su tutto il territorio nazionale. Crediamo che il CCNL sia fondamentale e serva anche a sbloccare tematiche legate alla contrattazione di secondo livello e alle questioni aziendali. Con Munters, i rapporti sono buoni, ma è necessario sviluppare nuove e rinnovate relazioni e avviare una contrattazione di secondo livello anche qui. La centralità del contratto collettivo nazionale nel settore metalmeccanico è stato l’unico strumento che, ad oggi, ha tutelato il reddito delle persone che vi lavorano. Chiediamo a Federmeccanica, attraverso le Confindustrie locali, di riaprire la trattativa, anche perché il CCNL è di tutti e per tutti, compreso per le aziende che ne hanno beneficiato nei periodi più difficili”.

“L’aspetto più importante – aggiunge Paolo Marengo, segretario provinciale FIOM-Cgil – è stato l’aumento salariale. Abbiamo chiesto in piattaforma 280 euro lordi a livello medio per tre anni. La risposta è stata di 173 euro per quattro anni. Questo lo riteniamo quasi una provocazione, tanto è vero che oggi siamo qui. La proposta di Federmeccanica è scandalosa. Tenete conto che abbiamo rinnovato con le associazioni artigiane, per aziende piccole e artigiane nella metalmeccanica con meno di 15 dipendenti, un aumento a 220 euro”.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete ai sindacalisti Mara, Marengo e Alberto Ioimo, delegato FIOM-Cgil presso la Munters Italy.