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A Mendatica servirà qualche milione di euro per le somme urgenze“, lo annuncia il sindaco Piero Pelassa a qualche giorno dalla terribile alluvione di venerdì notte. I danni nel paese dell’alta valle Arroscia sono tanti, di grossa entità e dislocati su tutto il territorio comunale.

Per alcune ore Mendatica è rimasta anche isolata con tutte le quattro vie che portano al suo interno ostruite da frane o altri possibili pericoli. Una situazione complessa, mitigata dall’intervento di tanti volontari, delle imprese locali, dei Vigili del fuoco e dei dipendenti della Provincia di Imperia come spiegato dallo stesso Pelassa.

“Siamo a parecchi giorni dall’alluvione e abbiamo già fatto molti sgomberi oltre alla pulizia del paese. Per questo non posso che ringraziare tutti i volontari, i ragazzi e le imprese del paese che fin da subito hanno messo a disposizione i mezzi. È stata davvero una notte terribile – spiega Pelassa, peggio del 2016. Arrivava talmente tanta acqua che non siamo riusciti ad arginare tutto. Il paese fortunatamente ha tenuto. I sistemi di mitigazione del rischio che abbiamo hanno funzionato bene e nelle case non abbiamo avuto danni, ma solo alcuni allagamenti”.

I problemi sono invece legati, soprattutto, alla viabilità: “Subito eravamo di nuovo chiusi dalle quattro strade che ci raggiungono – dice il primo cittadino. Poi, grazie al grosso impegno della Provincia, siamo riusciti in poco tempo ad avere le strade aperte. Abbiamo comunque un problema sul ponte del Mulino con un limite di peso perché è stato scalzato al piede e va monitorato continuamente. Il traffico veicolare è limitato ai residenti, ai soccorsi e al trasporto scolastico. Invito chi deve raggiungere Monesi o San Bernardo a passare, per una questione di sicurezza, dal Nava.

Un danno enorme per noi è la perdita della centralina idroelettrica sull’Arroscia che è stata completamente portata via. Era funzionante dal 2003 e rappresenta un danno importante sul bilancio del comune”.

Rimane al momento chiusa la strada di collegamento a Cosio d’Arroscia: “Sì. Su quella strada è venuto giù un pontino vicino a Cosio e quello qui a Mendatica, dopo il parco delle Canalette, è a rischio crollo e poi ci sono una quindicina di frane. Ci vorrà un po’ di tempo per riaprirla nonostante l’impegno”.

Conclusione dedicata ai fondi necessari per la messa in sicurezza del paese: “Stiamo preparando con i tecnici la conta delle somme urgenze e ci auguriamo che tramite la Regione il Ministero ci finanzi perché credo che avremo qualche milione di euro di interventi da fare”.