Il primo agosto presso il Museo Civico di Maglie è stata inaugurata la mostra (visitabile fino al 31 ottobre) Tobia Scarpa – design e gusto della tavola italiana. Lo stesso architetto Scarpa era presente all’importante evento, a cui hanno partecipato autorità nazionali e locali, e alla presentazione del volume omaggio e tributo al grande professionista che ha segnato il mondo del progetto degli ultimi 70 anni.
Nella prefazione del libro è presente un testo di Mauro Olivieri intitolato Tobia Scarpa senza confini. Olivieri, che da oltre 20 anni si occupa di food design, ha contribuito alla stesura del manifesto del food design, e ha nel suo curriculum numerosi e importanti progetti, collaborazioni con aziende italiane, lavori che hanno ricevuto premi e riconoscimenti, compresa una menzione al Compasso d’oro ADI, grazie alla sua esperienza ha prodotto una riflessione sui vari progetti di Scarpa legati al mondo della tavola. Descrivendo il grande lavoro progettuale che si articola tra architetture e design in un susseguirsi di segni e di intuizioni che oggi possiamo definire dogmi, Olivieri scrive: “La chiara semplicità, la ricerca della purezza formale, che porta al togliere, non come privazione ma coscienza chiara del confine a cui mettere fine al proprio pensare definendo il limite del ‘giusto’. C’è anche una bellezza che traspare nella sua precisione, una eleganza che senti dilagante unita alla funzione, come se le due cose siano espressione di una necessità per arrivare a definire l’oggetto ‘compiuto’, dove non più aggiungere e non più togliere”.
A Tricase, sempre in Puglia, (LE), il 17 agosto, presso le Scuderie di Palazzo Gallone, sarà inaugurata la mostra “La Parsimonia dell’Acqua”. Una mostra che sarà itinerante e toccherà altre città pugliesi.
Il progetto si inserisce nelle iniziative che Cyntia Concari e Roberto Marcatti, con la loro associazione H2O, portano imperterriti avanti nella sensibilizzazione sul tema dell’acqua. Il concetto della ‘Parsimonia’ è espresso attraverso un manufatto simbolico e antico: l’innaffiatoio. Uno strumento che sollecita le comunità e le persone a riconsiderare il loro rapporto con il bene più caro ed essenziale alla vita: l’acqua.
Alcuni esemplari oggi vengono ancora realizzati dal ceramista Agostino Branca di Tricase che riproduce questo oggetto usato nella campagna salentina per regolare la quantità di acqua da versare sulle coltivazioni.
Mauro Olivieri, che ha sempre sostenuto l’associazione H2O condividendone i valori e il messaggio, per l’occasione, oltre a creare con il suo studio la grafica e l’impaginazione del volume prodotto per la mostra, è tra i ventotto artisti che si sono confrontati con lo strumento simbolo della parsimonia, declinandolo secondo la propria sensibilità.
Il progetto di Olivieri denominato “La Nunna” prende spunto dalla parola in dialetto salentino che significa signora. La Nunna, è quella figura materna sempre presente, con il suo gonnone, tipico degli abiti delle donne di campagna, un po’ rifugio dei bambini e un po’ consolatore.
La forma di questo dispensatore di pioggia riprende le pieghe del gonnone che scendendo dal corpetto diventano contenitore della preziosa acqua come a proteggerla. Il nero insieme al colore della terra riporta ulteriormente a immagini e storie antiche.