[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/266866048″ videoadsurl=”https://vimeo.com/236432438″ adsurl=”http://www.rivierarecuperi.com/”]L’ospite di oggi dell’Intervista di Riviera Time è Mario Manni, consigliere comunale d’opposizione in Comune a Taggia, che affronta il tema dibattuto dei possibili ritardi del biodigestore di Colli e dell’eventuale ipotesi di realizzazione di un Lotto 7. “Sarebbe occorsa un’accelerata e non una frenata”, dice. “Rischiamo di andare incontro a una nuova fase emergenziale, dove forse sarà necessario un Lotto 7. Mi sarei aspettato da Taggia non una presa di posizione contro la convenzione, perché questa rallenta tutto. Conio però si è imputato”.
“L’amministrazione di Taggia – aggiunge – ha una certa vicinanza con la Regione, anche se a volte sostiene cose che vanno in contrasto con quello che dice Conio. L’auspicio è che si mettano intorno a un tavolo, visto che sono anche stati sostenuti in campagna elettorale dagli esponenti regionali, e accelerino sul progetto biodigestore”.
Dai rifiuti all’acqua, con il tema della crisi finanziaria di Rivieracqua. “Spero che si mantenga l’acqua pubblica. La partecipazione del privato aumenterebbe la tariffa”, afferma Manni. “Abbiamo partecipato a una riunione durante la quale è emerso un debito di Rivieracqua di oltre 10 milioni di euro. Siamo rimasti stupiti, anche perché in un anno non siamo mai stati invitati a partecipare un contraddittorio. Siamo preoccupati, visto che l’entità di questo debito è spuntato fuori dal nulla. Abbiamo chiesto che si faccia chiarezza”.
È quasi un anno che Mario Conio è seduto sulla poltrona di sindaco di Taggia. Si può esprimere un primo giudizio sul suo operato? “Direi che si può iniziare”, sottolinea il consigliere d’opposizione. “Conio mi sembra il sindaco delle non-scelte. Penso che un amministratore si debba caratterizzare per le scelte importanti che prende per il suo territorio. Purtroppo così non è stato. Noi – ricorda -abbiamo puntato subito il dito sulla decisione di rinunciare al mutuo che avrebbe permesso la messa in sicurezza delle scuole e la realizzazione del secondo lotto della passeggiata a mare. Conio ci aveva detto che non voleva sforare il patto di stabilità, ma in realtà con l’aiuto della Regione non sarebbe accaduto. Conio ha scelto di non fare, ma il Comune di Taggia ha bisogno, prima che di strette di mano e di riempimento di buche, di opere pubbliche che lo qualifichino”.
“Passeggiata a mare, Area 24, mercato di Taggia, scuole, Puc. Queste sono le sfide principali che l’amministrazione deve affrontare”, prosegue Manni. “Ma vedo tanto fumo e poco arrosto, si fanno solo tante parole. Quando si è di fronte a una criticità purtroppo il nostro sindaco volta le spalle e non affronta il contraddittorio. Sono preoccupato da questo atteggiamento. L’amministratore – conclude – può decidere di avere tanti like o di averne meno e focalizzare qualche risultato”.