“Conclusa l’allerta, nella giornata di domani valuteremo di inviare al governo una richiesta di estensione dello stato di emergenza rispetto alle mareggiate di qualche mese fa, perché le situazioni che stiamo monitorando, da ponente a levante, sono certamente puntuali ma richiedono importanti risorse per essere ripristinate”. Così l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, che insieme al presidente Giovanni Toti sta monitorando l’allerta gialla, già in vigore sulle zone del centro e del ponente ligure e che scatterà alle 14 sul levante.
Nella notte le piogge sono state diffuse, senza particolari criticità. Nelle prossime ore è previsto il passaggio della fase centrale della perturbazione, con la possibilità di temporali forti, il progressivo aumento dei venti meridionali di burrasca forte e una mareggiata intensa. “Questa situazione ci accompagnerà fino alle ore centrali della giornata di domani, soprattutto nel levante ligure – spiega Giampedrone. – Siamo in un quadro di allerta gialla che va dal Piemonte fino alla Toscana quindi serve la massima attenzione anche perché piove su terreni già intrisi di acqua a seguito delle piogge non solo delle ultime ore ma anche dei mesi precedenti. Questo può determinare smottamenti e piccole frane, anche nei prossimi giorni”. Tra le situazioni maggiormente attenzionate dalla Protezione civile regionale, la frana di Calice al Cornoviglio dove Regione sta lavorando con la Provincia della Spezia per la messa in sicurezza della Sp20 attualmente chiusa, le frane nel genovese a partire da Crocefieschi e Pieve Ligure e a ponente una serie di frane in particolare in Val Bormida.
I previsori di Arpal stanno lavorando per l’emissione, alle 12, del primo dei due bollettini giornalieri (il secondo alle 18) per valutare insieme alla Protezione civile l’evolversi dell’allerta nelle prossime ore e nella giornata di domani, lunedì 4 marzo.