Gianluca Mager sfiora l’impresa a Rio de Janeiro: alla fine di una settimana pazzesca si deve arrendere solo in finale al cileno Cristian Garin (n.18 della classifica mondiale) che lo supera con lo score di 7-6 7-5 in un’ora e 34 minuti di gioco.
Il superman del tennis sanremese ha giocato tutte le sue carte e ci ha messo tutto quello che poteva per cercare di sopperire alla evidente differenza di condizione atletica, costretto dai ritmi del calendario a giocare l’atto decisivo del Rio Open meno di 4 ore dopo aver vinto la sua maratona in semifinale. La pioggia caduta abbondante lo ha costretto ad interrompere più volte la sfida con l’ungherese Balazs, sfida che si è così trascinata sino al pomeriggio di domenica con la vittoriosa e commovente conclusione con il punteggio di 76 46 76 per una durata complessiva di 2 ore e 43′.
A quelli che temevano che la finale si trasformasse in una passerella per il cileno Garin, Mager ha risposto con i fatti. Partito imballato, ci ha messo un quarto d’ora per entrare in partita e per sfoderare una serie di colpi che hanno annichilito l’avversario ed estasiato il pubblico.
Tenendo un ritmo altissimo e velocizzando al massimo gli scambi per gestire quella poca energia che gli era rimasta, Mager nel primo set ha recuperato da 1-3 a 4-3 ma ha sprecato due occasioni per salire 5-3 e servizio, e si è dovuto giocare tutto nel tie-break. Dopo averne vinti 5 su 5 nei turni precedenti, Gianluca ha ceduto il passo al più solido e fresco cileno che si è imposto 7/3, un esito che a tutti sembrava essere una sentenza definitiva, ancor più dopo che un fastidio muscolare ha richiesto per il sanremese un intervento del fisioterapista.
Mager è così ripartito, sorretto più da una invidiabile solidità mentale che da un fisico provato, ha strapazzato l’incredulo Garin con una serie di vincenti degni di un navigato top-ten. Con qualche successivo patema è arrivato a servire sul 5-4 per portare lafinale al terzo set ma Garin ha dimostrato di essere un duro approfittando di un black-out di Gianluca che, sfinito, gli ha concesso un parziale di 16 punti a 2 e la vittoria del torneo.
Bravo Mager, dopo Rio nulla sarà come prima. Iscritto come n.128 oggi si ritrova n.77 e quinto dei tennisti italiani grazie all’impressionante bottino di 320 punti, conditi da un assegno di 178.000 dollari. Se sarà in grado di riprendere subito, dovrebbe giocare a Santiago del Cile, sennò si prenderà qualche giorno di meritato riposo prima di tornare in campo in America ma tutti ormai lo aspettano da queste parti per la seconda parte della stagione sulla terra in Europa.