Un torneo così non se lo dimenticherà mai. Gianluca Mager continua a sognare e a risvegliarlo non ci è riuscito nemmeno il n.4 al mondo, l’austriaco Dominic Thiem eliminato dal tennista di Sanremo con il punteggio di 76 75 dopo un’ora e 57′ di gioco nei quarti di finale dell’Atp500 di Rio de Janeiro.
Martoriato dalla pioggia, il ‘Rio Open’ procede a singhiozzo stravolgendo orari e programma della sua fase decisiva. Mager, proveniente dalle qualificazioni, si è concesso uno scalpo di enorme prestigio in Brasile, giocando alla pari e anche meglio della testa di serie n.1 che ha battuto sia tecnicamente che psicologicamente. Soprattutto nel secondo set, dopo una lunghissima interruzione per maltempo, è rientrato in campo con un atteggiamento che ha impressionato anche il pubblico, tutto schierato per Thiem – chissà perchè – e dopo aver subìto la rimonta dell’avversario ha mantenuto calma e nervi d’acciaio per ottenere il controbreak decisivo nell’undicesimo game e chiudere senza tentennamenti la sfida che lo ha proiettato in semifinale.
La sfida con Thiem è terminata ieri poco prima dell’ora di cena in Italia e con un riposo di poche ore avrebbe dovuto tornare in campo per la semifinale. Avrebbe, perchè ancora una volta la pioggia ha deciso diversamente ritardando di oltre 5 ore l’inizio della sfida contro l’ungherese Attila Balazs, anche lui incredibilmente proveniente dalle qualificazioni e entrato nel tabellone principale grazie alla sorte come sostituto di un ritirato. A sbarrargli la strada una settimana fa era stato proprio Mager che lo aveva dominato totalmente ed ora se lo ritrova in una situazione completamente diversa, in piena fiducia e pronto a vendicarsi del nostro giocatore. Su un campo ridotto ad un pantano e al limite della regolarità, gli organizzatori li hanno ‘costretti’ a giocare quando a Rio de Janeiro era già tarda serata, la notte piena in Italia. Come prevedibile, la partita è stata nervosa e tecnicamente non all’altezza di una semi in un torneo di tale livello. Dopo un’altalena di servizi lasciati da entrambi, i due si sono affrontati nel tie-break e ancora una volta a fare la differenza è stato l’atteggiamento glaciale e lucido di Mager che se lo è aggiudicato 7 punti a 4. Sotto una pioggia intermittente e con il campo sempre peggio, ha preso il via il secondo set che ha rispettato i turni di servizio sino al 3 pari quando l’intensità della pioggia ha costretto a rimandare a oggi il verdetto a partire dalle ore 17 italiane. Stessa sorte anche per gli altri due semifinalisti, con il cileno Garin avanti 64 e 4 pari con il croato Coric.