Poche ore dopo l’attacco terroristico perpetrato stamattina nel pieno centro di Nizza che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre, il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron è atterrato all’aeroporto Cote d’Azur accolto dal sindaco di Nizza Christian Estrosi. Macron si è poi recato sul luogo dell’attacco all’arma bianca, all’interno e sul sagrato della basilica di Notre Dame in Avenue Jean Medecin dove sono state uccise due delle tre vittime della follia.
I nomi dei tre morti non sono ancora stati resi noti, si sa che si tratta di due uomini ed una donna. Due sono stati accoltellati dentro la chiesa, un terzo sarebbe stato colpito subito fuori, è riuscito a fuggire e a rifugiarsi dentro un bar dove però è crollato a terra e non si è più ripreso. Immediata è stata la risposta degli agenti di polizia locale che hanno rincorso l’attentatore in fuga e lo hanno neutralizzato sparandogli colpi di arma da fuoco.
Si tratta di un 21enne tunisino sconosciuto alle forze dell’ordine ed anche ai servizi anti terrorismo. Dopo essere stato medicato sul posto è stato trasportato in ospedale in rianimazione e a differenza da quanto comunicato in precedenza sembra che abbia agito da solo. Ma che si tratti di un piano concertato di attacco alla Francia pare sia un’ipotesi plausibile se è vero che dopo Nizza, nella stessa mattina odierna un giovane afgano è stato bloccato mentre stava per entrare in azione anche lui armato di un coltellaccio a Lione, e quasi contemporaneamente la stessa scena si è svolta ad Avignone dove la polizia ha arrestato il presunto terrorista.
“Tre nostri compatrioti oggi sono stati uccisi – ha detto il Presidente Macron – ma è tutta la Francia ad essere attaccata a causa dei suoi valori. Non cederemo mai alla strategia del terrore che ci colpisce anche in un nostro Consolato in Arabia Saudita. Ancora una volta sono i cattolici ad essere attaccati e minacciati, e lo sono nell’imminenza della celebrazione di Ognissanti. Il numero di nostri militari impegnati sul suolo francese passerà da 3 a 7mila per proteggere i luoghi di culto e le scuole che adesso sono chiuse e che riapriranno dopo la festa religiosa di inizio novembre”.