“I casi di ludopatia in Liguria nel giro di 10 anni sono quadruplicati, passando da 116 nel 2011 a 450 nel 2021, ma la Regione Liguria di fronte a questi numeri, considerati anche sottostimati rispetto al problema reale, continua a tenere nel cassetto la legge regionale, proposta dal Partito Democratico nel 2012 e che doveva entrare in vigore nel 2017, che prevede la regolamentazione delle slot machine e delle sale da gioco, a partire dalla loro collocazione lontano da luoghi sensibili, come ospedali, scuole e posti frequentati da giovani, e il divieto di pubblicità”, è l’amara considerazione del consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano che proprio da sindaco di Ventimiglia aveva promulgato un’ordinanza per dare un freno al fenomeno.
“Di fronte a questo scenario – riprende il consigliere Dem – è sconcertante assistere al silenzio e all’immobilismo della Giunta, la cui mancanza di attenzione è la dimostrazione della volontà di non volersene occupare. Un disinteresse che oggi ci porta ad osservare una sala bingo del centro cittadino di Genova che, per incentivare i clienti a giocare, offre colazione gratis e pizza a un euro. Una strategia che fa leva sulla povertà e che per l’ennesima volta colpirà le fasce più deboli e più in difficoltà della società, quelle maggiormente colpite da crisi economica e pandemia, come giovani e anziani, che da categoria marginale tra i dipendenti dal gioco d’azzardo, oggi sono in percentuale sempre più alta”.
“Se non si interviene subito – conclude Ioculano – le conseguenze, già sotto gli occhi di tutti, saranno un’ulteriore diffusione della dipendenza dal gioco d’azzardo e un aumento dell’impoverimento delle persone che rimangono vittime di questa rete. Per questo chiediamo alla Giunta e al presidente Toti di intervenire al più presto, visto che siamo già in grave ritardo, per porre un freno alla diffusione di slot machine e sale bingo, per farlo basterebbe partire dall’applicazione della legge approvata nel 2012 e che nonostante abbiamo chiesto più volte di applicare, puntualmente è stata bocciata. Un’altra dimostrazione dell’indifferenza della Giunta a questo problema che invece richiede interventi urgenti”.