Sulla sponda destra del torrente Impero, a poco meno di 500 metri di altezza, sorge Lucinasco. Un comune di circa 300 abitanti dalla storia antica. La prima attestazione del suo insediamento risale infatti al 1154.
Il paese, che ha in Borgoratto la sua unica frazione, è caratterizzato da un centro storico di assoluto rilievo e dall’essere letteralmente immerso tra oliveti, soprattutto nella parte sottostante, e boschi sul suo lato nord orientale.
Qui tutto, o quasi, parla di olive, ma soprattutto di olio. L’autentico oro del paese conosciuto come sua roccaforte anche oltre provincia.
Nel 1991 Lucinasco è stato votato come villaggio ideale d’Italia, ed effettivamente è un luogo estremamente piacevole. Tranquillo, ben curato e come detto da una storia importante.
Ne fanno parte la parrocchiale di Sant’Antonino, iniziata addirittura a metà del 1200 e diventata chiesa principale dopo il 1600, l’oratorio di San Giovanni oggi sede del Museo di Arte Sacra del paese che insieme a quello Etnografico ne arricchisce il bagaglio artistico. Opera più importante qui custodita il Compianto sul Cristo Morto datata 1470.
I carruggi e le pietre disegnano il cuore del borgo fino ad arrivare, nella parte piĂą alta, agli ultimi resti del castello eretto dai conti di Ventimiglia.
Lucinasco è però conosciuta e apprezzata anche per il campeggio e le tipiche gite di pasquetta, 25 aprile o 1 maggio. La zona è quella del celebre laghetto sul quale si affaccia la chiesa di Santo Stefano risalente al 1281. Lo specchio acqueo è attrazione per grandi e piccini con tartarughe e pesci oltre ai bellissimi salici che si perdono tra terra e acqua.
Da lì proseguendo a piedi si arriva ad altre due perle dei lucinaschesi: il santuario di Maria Maddalena, datato 1480 e immerso nel bosco a tre km dal paese, e la cappella del Monte Acquarone, meglio conosciuta come cappelletta, crocevia tra Lucinasco e la valletta di Vasia.
Storia, olio, arte in un piccolo paese nel cuore della valle Impero: Lucinasco.