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Il museo diffuso ‘Lazzaro Acquarone‘ di Lucinasco il cui primo nucleo di arte sacra risale alla fine degli anni ’70 del Novecento, comprende diverse sezioni organizzate per nuclei tematici.

Alcuni dei suoi punti di interesse sono rintracciabili liberamente sul territorio a partire dalla frazione di Borgoratto e dalla borgata di Case Moline, risalendo lungo la mulattiera o percorrendo la strada provinciale 30 in direzione Lucinasco; lungo quest’ultima direttrice si incontrano pannelli che segnalano la presenza dei siti di interesse etnostorico all’interno degli uliveti, più raramente del bosco, raggiungibili a piedi in genere con breve camminata.

Le altre e principali sezioni sono il museo di Arte Sacra, il museo etnografico e la ricostruzione di una casa contadina di fine ‘800, oltre alla parrocchiale di S. Antonino, la chiesa di S. Stefano, il santuario della Maddalena e le altre chiese e cappellette della zona.

Degni di nota la sopravvissuta parte del castello dei Ventimiglia, i carugi del paese con la casa comunale e alcuni portali scolpiti che spiccano sulle antiche abitazioni in pietra a vista.

L’opera di forse maggiore interesse presente all’interno del museo è il ‘Compianto sul Cristo morto‘, gruppo ligneo policromo della fine del XV secolo, formato da otto figure a grandezza quasi reale, opera di uno scultore anonimo locale dell’area ormeasco-arrosciana.
Il gruppo, proveniente dalla vicina chiesa della Maddalena e trasportato all’interno del museo per ragioni conservative e di sicurezza, è caratterizzato da intensa e realistica espressività e rappresenta un notevole esempio della scultura lignea del medioevo ligure.

Le parole di Marilena Abbo

“Il sistema museale a Lucinasco nasce nel 1977 con l’inaugurazione del museo di arte sacra che contiene un pezzo veramente eccezionale che è il Compianto, del 1450, che era sempre stato conservato nella Chiesa della Maddalena ed è stato poi restaurato e inserito nel museo insieme ad altri elementi. Il museo di arte sacra fa parte di un complesso museale diffuso del quale fa parte anche la casa contadina che riprende quella che era la struttura di una casa dell’Ottocento contenendo all’interno vari oggetti che riportano a quel periodo. Il museo etnografico raccoglie gli antichi mestieri del paese, in particolare in riferimento all’attività olivicola. I musei sono aperti durante l’estate dal gruppo di volontari, a turno, la domenica dalle 10 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:00 fino alla fine di settembre; poi sono visitabili su richiesta: si può chiamare in comune o la parrocchia. Un grande patrimonio che non solo va conservato ma anche fatto conoscere”, ha spiegato ai nostri microfoni il sindaco di Lucinasco, Marilena Abbo.

L’intervista completa a Marilena Abbo nel video-servizio a inizio articolo.