La vicepresidente della Regione, Sonia Viale, interviene sulla visita in Liguria del presidente della commissione parlamentare sulla criminalità organizzata, Nicola Morra:
“Leggo che ieri il presidente della commissione parlamentare sulla criminalità organizzata, Nicola Morra del Movimento 5 stelle è stato in Liguria ed ha incontrato solo il candidato presidente della sua coalizione.
Morra si rivolge però in un’intervista, resa alla stampa a tutti i candidati, dichiarando di essere a disposizione di chiunque voglia sensibilizzare i cittadini e far comprendere le nuove frontiere della criminalità.
Raccolgo immediatamente il suo invito: il tema della lotta alla criminalità organizzata ha accompagnato il mio percorso politico fin da giovane parlamentare, eletta segretario di presidenza della commissione bicamerale antimafia e partecipe della stesura del pacchetto sicurezza sulla normativa antimafia del 2008. Proprio in quel periodo venne introdotta la definizione di ‘mafie straniere’, così come le norme più cogenti per la lotta alle infiltrazioni mafiose negli appalti e quelle per aggredire i patrimoni mafiosi.
Da tempo la lotta alla mafia non è più patrimonio esclusivo di un solo partito ma fa parte di un dibattito trasversale e di una partecipazione collettiva. Non vorrei che in Liguria si tornasse indietro. Per questo trovo la posizione del candidato Sansa molto interessata a recuperare voti e consensi piuttosto che a promuovere cultura e azioni per la lotta alla mafia. Tra l’altro ricordiamoci che con i 5 Stelle al Governo si è dovuto rimediare in fretta al fatto che pericolosi mafiosi hanno approfittato dell’emergenza Covid per uscire dal carcere. Certamente le competenze della regione in materia sono note e la lotta alla mafia in prima linea viene fatta dall’autorità giudiziaria e dalle forze dell’ordine. Vi è competenza esclusiva dello Stato ma promuovere la legalità e la sicurezza sono temi che in questi anni abbiamo trattato più volte in consiglio regionale, e devo dire con soddisfazione, approvando all’unanimità alcune misure, come la modifica della legge regionale in materia, sul tema della confisca Canfarotta investendo risorse per il Comune di Genova al fine di recuperare e restituire i beni alla collettività. Ricordo inoltre l’elaborazione annuale con l’Università di Genova delle relazioni sulla situazione delle infiltrazioni mafiose in Liguria e la valorizzazione del ruolo di associazioni quali Libera e Avviso Pubblico che tanto fanno nel promuovere il coinvolgimento dei giovani e delle istituzioni sul tema ‘lotta alla mafia’.
Aspetto nuovamente Nicola Morra a Genova, anche come assessore regionale alla sicurezza, in modo che possa dimostrate con i fatti che la lotta alla mafia è una lotta di tutto il Paese e non ad uso esclusivo elettorale di qualcuno”.