“La zona rossa per il periodo natalizio in Liguria mi sembra estremamente esagerata” e “…non vi può essere nessun ristoro commisurato alla perdita di fatturato di tutte le attività che nel Natale trovano il proprio core business”.
Sono queste le due frasi più significative pronunciate dal presidente della Camera di Commercio Riviera di Liguria Enrico Lupi nel commentare l’ormai quasi certo lockdown natalizio.
Si attendono solo ufficialità e tempistiche: se blocco lungo dal 24 dicembre al 7 gennaio, o solo per i giorni pre e post Natale e Capodanno.
“Noi siamo in uno stato di incertezza generale – spiega Lupi. Come Camera di Commercio riceviamo le stesse sollecitazioni da Imperia, Savona e La Spezia. Quello che più preoccupa è l’assoluta precarietà della situazione, i nostri operatori non sanno letteralmente cosa fare. La zona rossa sarebbe in assoluto contrasto con ciò che è oggi la Liguria ovvero una zona gialla con una curva dei contagi decrescente.
Abbiamo un danno incalcolabile, parlare di ristori è veramente risibile – prosegue. Cercheremo con la Regione di trovare provvidenze, ma sicuramente avranno l’effetto di una goccia nel mare”.
Secondo Lupi l’eventuale zona rossa dal 24 al 27 dicembre e dal 31 al 3 gennaio con qualche giorno di intermedio in giallo non cambierebbe la situazione: “Molti chiuderanno per tutto il periodo – dice. Un’azienda si deve strutturare, fare le prenotazioni, comprare le materie prime e organizzare il personale. Oggi siamo al 17 dicembre, domani sarà il 18 e Natale il 25. La confusione è generale non fa bene all’economia e neanche ai cittadini”.