I soci del Lions Club Sanremo Matutia si sono incontrati ieri sera, insieme alla presidente Elena Lanteri Cravet e alla segretaria del Distretto 108 Ia3, Sara D’Amico Muià, oltre a numerosi ospiti, per assistere alla presentazione di alcune liriche, magistralmente recitate e interpretate dall’attore Gianni Modena. Quest’ultimo ha permesso di compiere un salto nelle tradizioni sanremesi più genuine.
Modena ha iniziato a recitare nel 1986 nelle fila della Compagnia Teatro Stabile della Città di Sanremo, diretta da Nini Sappia. Ha raccolto in un testo, I ciapeti di Veji, gli articoli di Gin De Stefani e Vincenzo Jacono, comparsi nel 1920 sull’Eco della Riviera in una rubrica settimanale, contribuendo così a tramandare una testimonianza incontaminata del dialetto e della storia cittadina. Per questo impegno ha ricevuto, nel 2011, il premio San Romolo per la cultura.
Ha tenuto corsi di dialetto sanremasco con lo studioso Aldo Bottini, l’amico Franco D’Imporzano e l’attrice Anna Blangetti presso la Federazione Operaia, oltre a organizzare cicli di conferenze sulla storia e le tradizioni della città. Recentemente, ha interpretato magistralmente, grazie anche a una straordinaria somiglianza, la figura del Podestà di Sanremo, l’ingegner Pietro Agosti. Progettista della Chiesa Russa, dell’hotel Parigi, del Savoy, del Bellevue, della vecchia stazione, del Castello Devachan, di Villa Spinola e di molte altre opere, Agosti è stato ricordato attraverso la lettura delle sue ultime lettere in occasione della presentazione del libro di Marzia Taruffi, Il Podestà ed Esterina, al Casinò di Sanremo.
Eclettico ed empatico, con garbata ed elegante ironia, Modena ha trasportato i presenti in un tempo nemmeno troppo lontano, incantandoli con la sua recitazione spontanea e coinvolgente.
A seguire, si è svolto un momento istituzionale in cui il Club ha conferito, per la seconda volta, il Melvin Jones Fellow, il più alto riconoscimento del Lions Club International, al socio Giovanni Ranise per la sua generosità e sensibilità, pienamente in linea con gli scopi dell’associazione, il cui motto è “We serve”.
Ranise ha infatti donato al Centro di Addestramento Cani per Non Vedenti di Limbiate la somma di 25.000 euro, necessari per la formazione di due cani guida. Questo gesto concreto è stato compiuto in memoria dell’amico, il compianto comm. Giacomo Anfossi, rispettando un profondo obbligo morale assunto nei suoi confronti. I cani verranno poi affidati gratuitamente a due persone non vedenti in lista di attesa, per fornire loro aiuto, indipendenza e autonomia. Dal 1925 i Lions hanno la cura della vista tra gli obiettivi internazionali da perseguire e, per questo, sono considerati dai non vedenti “I Cavalieri della Luce”.
A questa iniziativa ne seguiranno altre, che verranno annunciate a breve, sempre nell’ottica della solidarietà verso i bisognosi.
La serata si è conclusa con il consueto tocco di campana e con l’arrivederci al prossimo incontro.