Anche in Liguria si tornerà a pescare l’anguilla. Con due decreti regionali, infatti, sono state approvate le modalità operative per l’autorizzazione al prelievo.
“È stato un lungo lavoro – commenta l’assessore regionale alla Pesca Stefano Mai – ma finalmente siamo riusciti a sbloccare un iter fermo dal 2014 per la mancanza di un piano regionale di gestione del prelievo dell’anguilla, documento indispensabile perché le Regioni possano rilasciare le autorizzazioni per la pesca ricreativa”.
Il piano di gestione regionale è stato elaborato all’interno del progetto Lema- Ligurian Eel management plan, in collaborazione con il Distav dell’Università di Genova.
“Il piano – spiega l’assessore Mai – è in linea con il piano nazionale, ha ottenuto l’autorizzazione da parte della Direzione generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura e del Mipaaf. Il prelievo dell’anguilla, che potrà avvenire nelle ore diurne in tutto il territorio regionale, mentre è limitato ad alcuni corsi d’acqua nelle ore serali, è finalizzato a implementare le conoscenze scientifiche. Per poter ampliare il numero dei corsi d’acqua è necessario avere un quadro più approfondito della presenza dell’anguilla e delle catture in Liguria. Con l’aiuto delle associazioni di pesca sportiva e raccogliendo maggiori e puntuali conoscenze, nei prossimi anni, sarà possibile approvare il piano di gestione regionale e ampliare ulteriormente l’elenco dei corsi d’acqua in cui è consentita la pesca notturna delle anguille”.
La pesca all’anguilla in Liguria si aprirà un’ora prima dell’alba dell’ultima domenica di febbraio per concludersi al tramonto della prima domenica di ottobre, in concomitanza dell’apertura della pesca alla trota fario.
Nel nostro Ponente ligure i tratti di corsi d’acqua consentiti per la pesca notturna dell’anguilla sono: i torrenti Roia/Bevera, Nervia, Argentina, Arroscia, acque categoria B e C.