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È uno dei modi di dire liguri più famosi e conosciuti. Così, mentre eravamo ospiti di Giannetto Novaroautentico castellotto, di una profonda conoscenza storica – per le ‘Lezioni du nosciu dialettu’, non potevamo non chiedergli di spiegarci ‘Sciusciô e sciurbí u nu se pô’.

Novaro, sempre molto scrupoloso, ha accolto la nostra richiesta con il solito entusiasmo che lo contraddistingue e ha spiegato improvvisando questo modo di dire ai nostri microfoni.

La spiegazione di Giannetto Novaro: ‘Sciusciô e sciurbí u nu se pô’

Non si può soffiare mentre si aspira. Ci sono cose che non si possono fare contemporaneamente. Un detto simile è ‘non si può cantare e portare la croce‘: una volta, chi portava quei crocifissi enormi era talmente gravato dal peso della croce che non poteva assolutamente anche cantare”, ha spiegato ai nostri microfoni Novaro.

Questa e molte altre testimonianze si trovano nel libro ‘Diano Castello – Arte, storia, cultura e tradizioni di un borgo ligure’, a cura di Daniela Gandolfi e Alfonso Sista, dove Novaro ha lasciato il segno della sua vasta conoscenza. Giannetto, con alle spalle una lunga esperienza come presidente della Communitas Diani, è un custode insostituibile della memoria e delle tradizioni del Castrum Diani.

Recentemente è stato anche protagonista, al Centro Sociale Incontro di San Bartolomeo al Mare, dell’evento Pruverbi, modi de dì e paolle antighe du nosciu dialettu’ con Giorgio Fedozzi (associazione culturale Ca’ de Puiö), dedicato alla valorizzazione del dialetto e delle tradizioni liguri.

La spiegazione integrale di Giannetto Novaro nel video-servizio a inizio articolo.