Nel tardo pomeriggio odierno, il Consiglio Nazionale del Principato di Monaco si riunisce per discutere ed eventualmente approvare progetti e proposte di legge in questa fase avanzata dell’emergenza sanitaria.
La situazione epidemica è ormai sotto controllo sia a Monaco che nei suoi immediati dintorni (Alpi Marittime e provincia di Imperia), il numero dei contagiati dall’inizio della crisi è fermo da diciassette giorni ad un totale di 99, con ancora un solo malato ricoverato in ospedale e non in rianimazione. La massiccia campagna che ha sottoposto a test 35mila tra residenti e lavoratori si è conclusa tre giorni fa con un bilancio molto positivo che ha dato l’esito del 2,8% di casi positivi che adesso verranno sottoposti ad ulteriori test sierologici ed eventualmente verranno poi presi in cura dal servizio sanitario.
Adesso la priorità è cercare di uscire dalla crisi, la sfida da affrontare non è piĂą sanitaria ma economica e sociale. L’obiettivo dichiarato dell’esecutivo del Principato è quello di sostenere ogni settore dell’economia locale evitando chiusure per fallimenti e licenziamenti dei lavoratori.
Sul piatto è stato messo un budget di 350 milioni di euro, dei quali solo la metà sarebbe già stato utilizzato. Quel che rimane consente dunque ancora ampio margine di manovra per intervenire dove necessario, facendo attenzione che non ne approfitti qualcuno più furbo degli altri.
Quello che sembra preoccupare maggiormente è la situazione della forza lavoro. La cassa integrazione dovrebbe scadere a fine giugno ma cercheranno con ogni mezzo di garantire i livelli occupazionali anche nei confronti di chi ha fatto ricorso contro la legge anti-licenziamento entrata in vigore in piena pandemia per tutelare i dipendenti dalla facile decisione degli imprenditori di tagliare sul personale per salvare l’azienda.