Oggi, primo giorno di primavera, come ogni anno si sarebbe dovuto tenere in molte città italiane un importante appuntamento all’aperto: la XXV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
L’evento, organizzato dall’associazione Libera, si tiene ogni anno anche nella provincia di Imperia e coinvolge sempre tantissimi studenti del Ponente ligure. Il momento più toccante è la lettura degli oltre 1000 nomi delle vittime innocenti.
Questo è un anno un po’ particolare. La giornata si sta infatti tenendo sui social media per via delle ben note misure di contenimento e contrasto al coronavirus.
“Siamo comunque molto contenti perché le iniziative hanno avuto molto successo in tutta Italia e anche qua in Provincia,” commenta Maura Orengo, referente di Libera Imperia.
Le iniziative all’aperto che erano state organizzate per la giornata di oggi erano numerose e molto coinvolgenti. Si era infatti pensato di far scrivere agli studenti della Provincia i nomi delle vittime sulla pista ciclabile con i gessetti, un modo anche per legare la giornata alla Milano-Sanremo.
“Nonostante tutto, e nonostante questa situazione, noi continuiamo ad esserci, a impegnarci con i mezzi che abbiamo a disposizione. La risposta è stata molto soddisfacente perché le scuole ormai da alcune settimane sono abituate a lavorare online e anche noi abbiamo seguito l’esempio,” spiega Orengo.
Alle classi delle scuole medie e superiori aderenti è stato messo a disposizione del materiale digitale e gli studenti sono impegnati in questi giorni a creare dei lavori nel ricordo delle vittime di mafia. “Il progetto è stato appoggiato dal Provveditorato di Imperia e sono contenta di vedere che sono tantissimi i professori e gli insegnati che ormai da molto tempo si impegnano. Stiamo lavorando molto bene,” conclude Maura Orengo.
In tanti hanno inoltre aderito al “flashmob social” inviando un proprio selfie nel quale tengono in mano un cartello con il nome di una vittima e un fiore.
Gli studenti del Ponente, nella giornata di oggi, hanno anche ricevuto il video messaggio del testimone di giustizia Rocco Mangiardi che nei giorni scorsi sarebbe dovuto andare nelle scuole della Provincia per parlare con gli studenti. Con lui sarebbero dovuti essere presenti anche i genitori di Domenico Gabriele, ucciso a 11 anni durante una sparatoria. Il proiettile era indirizzato a Gabriele Marrazzo, esponente della mala di Crotone.
Ecco il messaggio di Mangiardi:
Rocco Mangiardi ha inviato un video per tutti gli studenti che lo avrebbero dovuto incontrare nelle scuole della nostra…
Pubblicato da Libera Imperia su Sabato 21 marzo 2020