“Globalità della crisi e antropologia dello sviluppo, una riflessione multidisciplinare sulla contemporaneità della postmodernità”, questo il titolo del webinar organizzato da Asl1 che ha coinvolto alcuni esperti nel campo delle neuroscienze, psicologia, antropologia e sociologia, la cui mission è quella di provare a comprendere il divenire mondo del mondo. Soprattutto guardando ai giovani e alle diverse forme di crisi e di problematiche mentali che vengono osservate durante la pratica clinica.
La pandemia da Covid-19 ha amplificato una crisi generale che non è solamente economica e che tocca profondamente le relazioni tra le persone e il benessere mentale che osserviamo nelle nostre pratiche cliniche e che riguarda i bambini, gli adolescenti, e le famiglie. I casi hikikomori, la pratica del cutting, l’uso di droghe e alcol, l’abbandono scolastico, il bullismo e la violenza del branco, etc, sono solo alcuni degli aspetti. Ma più in generale, è anche la crisi del sistema sociale ed educativo nel proporre modelli di formazione e di relazione basati sulla competizione, l’individualismo e il narcisismo.
Quella attuale, aggravata dalla pandemia, appare come una crisi antropologica dove non vi è più profondità del pensiero, capacità di ascolto dell’altro, una generale forma di ipocognizione e una mancanza di riti che accrescano il senso della comunità sociale. La post-modernità, con l’idolatria del denaro, del consumo e della tecnologia ha tolto spazio ad una socialità a misura d’uomo.
In tutto questo come conseguenza del vuoto e della mancanza di grounding, sempre più persone si rivolgono alla medicina per cercare di riempire un vuoto e la mancanza di senso nella vita quotidiana, alle difficoltà di relazione e dell’affettività. La ricerca scientifica ha dimostrato un inquietante rapporto fra povertà di linguaggio e comportamenti violenti e l’assunzione di identità devianti.
L’evento è stato finanziato dal progetto europeo Alcotra che unisce le province di Imperia, Cuneo, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, il Dipartimento delle Alpi Marittime e la Regione Paca. I responsabili scientifici del convegno sono i dottori Roberto Ravera e Giuseppe Pili.