Fin da piccoli ci è stato insegnato che la droga e l’alcool sono da evitare, ma evidentemente non tutti hanno recepito questo insegnamento, tanto è vero che al giorno d’oggi la maggior parte dei giovani fa uso costante di queste sostanze.
L’adolescenza è anche conosciuta come periodo di passaggio, nel quale “non si è né carne né pesce”, non si sa come relazionarsi con gli altri e in tutti i modi si è spinti a cercare di essere accettati in un gruppo. La solitudine fa paura e si è disposti a tutto pur di piacere al prossimo, si parte dal desiderio di avere a tutti i costi le scarpe firmate e si arriva a bere un bicchiere di troppo o a provare la droga, pur di omologarsi al gruppo, ad un certo punto, non fa più differenza
Alcune statistiche hanno riportato che l’avvicinamento agli stupefacenti avvenga tra i ragazzi nei luoghi più disparati, in primo luogo nelle scuole, nelle discoteche, nelle campagne e nelle periferie degradate delle grandi città. La loro diffusione è particolarmente alta nelle baby gang formate da ragazzi con una situazione famigliare difficile e cresciuti in ambienti violenti e a continuo contatto con la delinquenza. Fa impressione accorgersi che ormai fanno parte di questo circolo vizioso anche i più piccoli ed è sconvolgente che nonostante sia controllato il commercio di alcolici e sigarette questi ultimi siano facilmente reperibili anche dai ragazzini. Infatti il contatto con questo mondo avviene soprattutto durante il periodo di frequentazione delle scuole medie, quando, a causa delle problematiche legate alla crescita, si è più fragili e portati a trasgredire.
A volte non ci si accorge delle conseguenze disastrose delle proprie scelte, si inizia per gioco ma infine si trasforma nella maggior parte dei casi in una vera e propria dipendenza. In un primo momento, dal punto di vista fisico, si sentono soltanto gli effetti positivi, per esempio la spensieratezza e minore insicurezza, ma cosa si nasconde dietro a tutto questo?
Gli studi e le ricerche odierne hanno riportato che tutti gli alcolici e le droghe, naturali o chimiche che siano, producono danni irreversibili all’organismo in particolare nuocciono al fegato, allo stomaco e al sistema nervoso.
Ma gli aspetti negativi non finiscono qui, a causa anche dello stress dovuto all’assunzione si è soggetti ad un aumento di rabbia e violenza nei confronti degli altri ma anche di se stessi. Più si usa droga, più i neuroni si alterano, perché di fronte a uno stimolo troppo forte questi imparano a non rispondere, diventando sordi alle normali sollecitazioni. I neuroni distrutti non si riformano, anche in caso di interruzione dal consumo di droghe. Il cervello riceve solo stimolazioni negative, depressive, di perdita della motivazione dato che non reagisce più alle endorfine, le sostanze naturali che ci addolciscono la vita di ogni giorno. I neuroni della gratificazione infatti non hanno ancora smaltito la sbornia della droga e il tossicomane finisce per drogarsi non per ottenere sensazioni paradisiache, bensì soltanto per sentirsi normalmente, cioè per stimolare nel solo modo rimastogli i suoi neuroni del benessere.
In conclusione invitiamo tutti ad essere sempre coscienti delle proprie azioni, e a realizzare che, per godersi in pieno la vita, non c’è bisogno di tutto questo!
Noemi Carella, Costanza Carfagno – Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini