“Esiste forse una quinta stagione? Un tempo della speranza, dove il dolore sparisce e tutto sembra possibile?”. Dopo la pubblicazione di “Ossimoro vivente“, la scrittrice imperiese Valentina Guglielmi presenta la sua ultima raccolta di poesie dal titolo “Le cinque stagioni“, edito da Eretica Edizioni.
“Per me scrivere è un modo per stare meglio, per incanalare su una pagina bianca le sofferenze della nostra vita” racconta la giovane scrittrice a Riviera Time. Grande appassionata di lettura e scrittura, Valentina cura il sito Internet “Bibliolatria” e l’omonima pagina Instagram, dove pubblica racconti, poesie e recensioni di libri.
“Le cinque stagioni è suddiviso in cinque parti – prosegue – le prime quattro dedicate ognuna ad una stagione e l’ultima, in onore di una stagione inesistente, lascia un alone di speranza. ‘Autunno’ è la parte dedicata alla perdita di una figura materna che sia una madre, una nonna, una zia. ‘Inverno’ è quella dedicata alla perdita di una figura paterna, un nonno, un padre, un uomo della nostra vita. ‘Primavera’ è la parte dedicata alla perdita della persona amata ed infine ‘Estate’ è il momento più doloroso, innaturale, che nessun essere umano dovrebbe vivere: perdere il proprio figlio. La quinta stagione è un messaggio di speranza, dopo tanto dolore nonostante tutto, abbiamo sempre davanti a noi uno spiraglio di vita, qualcosa di buono può succedere anche quando ci troviamo immersi nelle sabbie mobili”.
Nei versi delle poesie sono spesso presenti riferimenti al paesaggio ligure, segno di un grande attaccamento a questa terra. “Nelle mie poesie sono spesso presenti le tematiche relative alla natura e all’ambiente rurale – spiega Valentina – Rileggendole mi rendo conto di quanto siano presenti e parte di me i colori e i profumi della nostra terra. Questo dipende dal fatto che sono nata a Soldano, un piccolo paese dell’entroterra ligure in un giorno durante la vendemmia. La campagna è parte di me, ho trascorso tutta la mia infanzia in una famiglia di contadini a correre tra le vigne con le mani sporche di terra, e nulla più del mondo agricolo riesce a trasmettere i valori sinceri dell’umiltà e dell’amore per il mondo che ci circonda“.
Se al giorno d’oggi la scrittura è stata quasi sostituita da un altro tipo di comunicazione fatto principalmente da immagini, quale può essere nel 2020 il ruolo della poesia? “La poesia è ormai un settore “elitario” – dichiara – purtroppo sono sempre meno le persone che comprano e leggono libri di poesie, forse perché ci spaventa, perché sembra difficile da interpretare e da comprendere. Eppure la poesia è ovunque intorno a noi. È poesia lo sguardo di un bambino che ci sorride, osservare un tramonto, raccogliere un fiore, camminare in mezzo al bosco, annusare l’odore del mare o vedere due anziani tenersi per mano. Siamo sempre più turbati dalla vita quotidiana, dalle imposizioni sociali, sempre più sovrastati da bollette e tasse da pagare che non riusciamo mai davvero a tirare un sospiro e a trovare un attimo di pace, spesso per evadere dal mondo si utilizzano metodi dannosi come alcool o droghe, specialmente tra i più giovani, mentre sarebbe meglio evadere dalla vita reale attraverso la lettura e la cultura. La conoscenza è l’unica arma che possa renderci liberi, e la poesia è per me un piccolo varco per avvicinarsi ad essa. La poesia è ovunque, basta aprire gli occhi per cercarla”.
“Le cinque stagioni” è disponibile su www.ereticaedizioni.it su Ibs, Mondadori, Libraccio, Feltrinelli e Libreria Universitaria.