L’imperiese fotografa d’arte Giulia Quaranta Provenzano, classe 1989, continua a far parlare di sé. Dopo aver ricevuto l’International Art Prize “Salvador Dalì” a St. Petersburg in Florida, esser recentemente volata a Las Palmas per la Biennale delle Canarie e poi a Istanbul, Shanghai, Pechino e Tokyo per il Premio “Ambasciatore d’Arte”, dal 10 al 14 ottobre si è confermata protagonista nella capitale lombarda ove è stata invitata da Spoleto Arte in occasione della Biennale Milano 2019 presentata dal prof. Vittorio Sgarbi – che l’ha scelta quale talentuosa artista per il detto appuntamento mediatico.
La trentenne ligure ha esposto alla rassegna internazionale tre sue tele dal titolo “C’est la vie”, “Dimmi dove e quando”, “Gioco di sguardi” che vedono immortalato il celebre attore cosentino Giuseppe Morrone.
“Sono felicissima di aver preso parte alla Biennale Milano 2019: bilancio più che positivo sia a livello di plauso di pubblico, che di critica! Con Vittorio Sgarbi ci siamo poi abbracciati, gesto di stima reciproca che conserverò quale prezioso ricordo dall’inestimabile valore. Inoltre ascoltare il prof. è ogni volta un incredibile arricchimento e conferma di quanto sia straordinario nella sua schiettezza e lucidità d’analisi. Ha una dialettica ineccepibile e i contenuti sono rilevanti e di primaria urgenza – non posso che condividerli, trovandomi stimolata pur quando l’evidenza è non di rado amara” esordisce la Quaranta Provenzano. Giulia continua e chiarifica: “Sgarbi ha infatti sottolineato come l’arte consenta di esprimersi in libertà e ottenere la fama, la quale per l’artista è più importante del denaro ma non di meno non ha tralasciato di rimarcare che siano i mercanti, in ultima istanza, a farla da padroni cioè ad “assumere” e legittimare pittori, scultori, fotografi in una sorta di mafia a livello di mercato; mercato in cui pagare per poter esporre è sempre una scommessa in quanto un dipinto, uno scatto che non ha trovato fortuna prima potrebbe dopo, in una successiva mostra, ottenerlo…”.
La giovane ligure prosegue: “Al pari del professore sono consapevole che l’Arte sia moltiplicatore dello spirito, non della materia. Una tela, un’intelaiatura etc. possono avere un costo però l’opera valere esponenzialmente molto di più delle spese per la sua realizzazione. L’Arte esalta l’intelligenza, la fantasia eppure in tutti i settori della creatività vi è una grande illusione consistente nell’essere artista per un bisogno privato, ma necessitare di uscire da tale dimensione per manifestarlo e appagarlo nel raccontarlo agli altri (con la credenza di poter fare qualcosa per il prossimo)”. E poi: “Io, Giulia, mi rendo conto di essere una sorta di clandestina il cui problema non è tanto l’accoglienza, bensì proprio l’eccesso di creatività al quale Sgarbi sempre fa riferimento parlando del Novecento – cit. (…) dal Novecento in avanti tutti alla mattina si possono alzare e pensare di essere artisti, facendo qualsiasi cosa, come ha fatto Lucio Fontana con lo squarcio nella tela. È da allora che non si può più escludere che ognuno possa creare qualcosa, sperando che valga. Ed è la popolarità, l’universalità della conoscenza a determinare oggi il valore dell’Arte e non solo. Ecco quindi che l’importante diviene divenire personaggio, avere un nome da spendere e che determini l’eco, dunque il valore nella società della comunicazione, nella società della visibilità, nella società della democrazia a stabilire l’accesso quale condizione per essere artisti”, conclude.
All’evento hanno partecipato anche il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il sociologo di fama mondiale Francesco Alberoni, il soprano Katia Ricciarelli, il figlio d’arte José Dalì e il presidente della World Federation of Scientists Antonio Zichichi. E poi ancora Luigi Gattinara direttore della Triennale di fotografia, la curatrice Lorena Franchi, il fotografo amico di Pier Paolo Pasolini e Dario Fo Roberto Villa, il giornalista Massimo Giletti, la già direttrice di Chi e Diva e Donna Silvana Giacobini, il cantautore Morgan, Vincenzo Di Vincenzo dell’ANSA, Carlo Motta di Edizioni G. Mondadori, lo stilista Alviero Martini, il direttore del TGCOM Paolo Liguori, il cantautore Edoardo Bennato, la giornalista della RAI Antonietta Di Vizia, Francesco Damiano di Zelig, la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, Carolyn Smith di Ballando con le stelle e molti altri.