L’ospite di oggi dell’intervista di Riviera Time è Luca Lanteri, candidato sindaco alle scorse elezioni amministrative a Imperia e ora consigliere comunale d’opposizione.
Lanteri parte dal tema della pista ciclabile, che verrà realizzata grazie allo sblocco dei fondi destinati al piano periferie: “Il Governo ha dato già delle garanzie, per cui questi 18 milioni arriveranno a Imperia. Nel frattempo bisogna vedere cosa farà il Comune di Imperia. Ci sono tante criticità che non sono state risolte e poi c’è il rapporto con le Ferrovie. Le speculazioni a mio avviso non ci devono essere, ci deve essere solo un riassetto di queste aree che venga determinato da un bel progetto, in modo da completare le due zone della città: quella di Oneglia, molto importante sotto il profilo viabilistico, e quella di Porto Maurizio, importantissima dal punto di vista turistico”.
Lanteri interviene anche sulla situazione finanziaria del Comune, che dopo il pesante sollecito avanzato dalla Corte dei Conti circa forti irregolarità nei conti dell’Ente, può affrontare solo spese già assunte o per operazioni urgenti e di sicurezza pubblica. “Il Comune sta continuando a fare spese, che a mio avviso sono illegittime: anziché risolvere i problemi, l’amministrazione Scajola li sta aggravando, aggiungendo altre spese. Noi stiamo analizzando la situazione e poi vedremo come muoverci. L’amministrazione deve trovare delle soluzioni, come trovare nuove risorse e spendere meno; invece si pensa solo a far vedere al cittadino che la città funziona meglio, spendendo risorse che al momento non si possono spendere”.
È iniziata a Imperia la campagna informativa per il sistema di raccolta rifiuti porta a porta, che partirà ufficialmente il 1 febbraio 2019. “È una partita difficile da gestire. Il problema è quello economico-finanziario: il Comune non può spendere, quindi a mio avviso non doveva impegnare risorse per andare a fare il porta a porta, che andava fatto in termini ordinari, con un progetto e l’appalto, senza affidarlo a una ditta scelta direttamente dal Comune tramite ordinanza. Questo comporta una spesa maggiore, che ci porterà in una situazione finanziaria sempre più difficile. Bisognava seguire una procedura d’urgenza e poi fare una gara il più presto possibile; io avrei optato per una società in house“.