L’ospite di oggi dell’intervista di Riviera Time è Luca Lanteri, consigliere comunale di opposizione a Imperia.
Domani, venerdì 22 febbraio, nella città capoluogo è atteso alle 15.00 il Consiglio comunale che dalle premesse e dagli ultimi eventi si preannuncia essere caldo.
Saranno affrontate due tematiche importanti, ossia il Piano di Riequilibrio Finanziario e la situazione dei rifiuti. Per quanto riguarda la difficile situazione finanziaria sono arrivate molte lamentele, in particolare per la decisione di dare in appalto ai privati la gestione dei due asili comunali.
“Non è vero che si risparmierà. Il personale che viene tolto dagli asili verrà spostato a qualche altra funzione all’interno del Comune, andranno a passare sotto altre voci del bilancio ma saranno comunque dei costi. I conti non si fanno così e non si penalizzano i servizi che funzionano bene,” commenta.
La scelta dell’amministrazione prevede anche un notevole rialzo delle tariffe: “Questo servizio costa tanto e bisognava cercare dei correttivi e su questo siamo disposti a collaborare, è giusto che tutti paghino secondo le possibilità. Le tariffe in questo modo però portano ad uno squilibrio notevole”.
Parlando più in generale del Piano di Riequilibrio Finanziario Lanteri ha così commentato: “Da una parte si taglia, ma dall’altra si fanno spese a mio avviso non condivisibili. Lo staff del sindaco ad esempio. Sono state assunte tre persone quando si poteva attingere tranquillamente dal personale qualificato e preparato che già c’è in Comune.”
L’intervista è poi passata al delicato argomento dell’avvio del nuovo servizio di raccolta rifiuti porta a porta. Servizio che sotto gli occhi di tutti sta avendo numerose difficoltà. “Tutta questa situazione deriva da una scelta scriteriata e illogica del sindaco Claudio Scajola: dare questo incarico alla Teknoservice con un’ordinanza. Un’ordinanza assolutamente illegittima,” commenta Lanteri.
Secondo il consigliere d’opposizione il servizio doveva essere affidato in house, “permettendo così all’azienda di fare dei correttivi durante il servizio,” spiega. “L’altra opzione era quella di una gara pubblica, andando a premiare la migliore proposta in termini di efficienza,” conclude.