Verso le 21 di ieri sera la Squadra Volante della Questura si recava in via Sant’Agata a Imperia a seguito della richiesta di intervento da parte di un privato cittadino.
La persona, dopo essere uscita dall’ospedale ed essersi avviato verso la propria autovettura lasciata in sosta nel parcheggio del nosocomio, notava all’interno dell’abitacolo un uomo intento a frugare nel cruscotto e nelle tasche delle portiere anteriori. La vittima contattava immediatamente il Numero Unico di Emergenza 112 e rimaneva per i successivi minuti in contatto costante con il poliziotto della Sala Operativa, che nel frattempo inviava sul posto la Volante.
Lo straniero, accortosi di essere stato sorpreso, usciva dall’autovettura e si rifugiava all’interno della sala d’aspetto del Pronto Soccorso. Giunti sul posto, gli agenti prendevano contatti con il richiedente, il quale indicava loro l’autore del furto.
Quest’ultimo, alla loro vista, tentando di passare inosservato buttava alcuni oggetti nel cestino della spazzatura, successivamente raccolti e riconosciuti dal proprietario dell’auto trafugata. Sulla sua persona (nelle tasche e nel borsello portato a tracolla) l’uomo aveva altri oggetti, anche questi riconosciuti dalla persona offesa, tra cui la sua patente di guida, un paio di occhiali da sole di marca, un anello, un “car bluetooth” con schermo digitale e diverse monete.
Negli Uffici della Questura lo straniero – marocchino di 29 anni – risultava avere a carico diversi precedenti specifici, oltre ad un precedente decreto di espulsione che, dopo essere stato eseguito (essendosi recato in Svizzera), veniva violato con il rientro in Italia prima del termine stabilito dalla legge.
Restituiti gli oggetti al legittimo proprietario, i poliziotti procedevano all’arresto dell’uomo per furto aggravato ed inottemperanza alla normativa sugli stranieri. Stamane il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, condannava il predetto alla pena, sospesa, di 1 anno e 6 mesi di reclusione.