Dal primo ottobre 1.600 persone tra Pontedassio, la Valle Impero e la Valle Arroscia sono in difficoltà ad accedere alle cure mediche di base, dopo che il territorio ha perso uno dei suoi medici di famiglia.
“Pensiamo che questo sia un pessimo segnale delle condizioni della sanità pubblica”, commentano il consigliere comunale di Pontedassio Giuseppe Gandolfo e il circolo del Partito Democratico Valle Impero, in una nota congiunta.
Per riuscire a capire meglio la situazione, il consigliere comunale di minoranza e opposizione Giuseppe Gandolfo, ha presentato una richiesta di accesso civico generalizzato per acquisire i documenti concernenti il rapporto intercorso tra l’ASL1 Imperiese e il medico di base, dott. Giuseppe Parisi.
“Speravamo che con la disastrosa esperienza della pandemia Covid, fosse evidente quanto sia strategico avere un sistema sanitario al massimo dell’efficienza”, continua la nota. “Purtroppo i fatti testimoniano quanto il recente passato non abbia insegnato nulla a chi è responsabile delle scelte politiche di spesa e di organizzazione sanitaria e che questo non sia un buon segnale per il prossimo futuro. Pensiamo che sia necessario un deciso intervento a favore della sanità pubblica”.
“Non è accettabile la tesi ‘non ci sono soldi’ e nemmeno, da parte del Partito Democratico, ‘abbiamo governato anche noi la sanità’. Se il nostro partito in passato ha sbagliato, poi le elezioni le ha perse. È stata praticata dalla destra, al governo regionale da otto anni, una vera e propria ‘macelleria sociale’, anche con una progressiva e devastante opera di destrutturazione della sanità pubblica, che il governo nazionale sta confermando. Ora il nostro dovere è difendere le classi lavoratrici, così difenderemo anche la democrazia e la costituzione. O non si salverà nessuno”, concludono Gandolfo e il PD.