La “Strada della Cucina Bianca – Civiltà delle Malghe” si è costituita nel 2002 come associazione tra i comuni liguri di Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pornassio, Triora e operatori nei settori agricoli, turistici e della ristorazione ed è stata riconosciuta come strada di prodotto dalla Regione Liguria.
Dopo un’iniziale vivacità di interventi volti a valorizzare i prodotti e la cucina dell’areale del Monte Saccarello, negli anni successivi, come la maggior parte delle altre strade di prodotto liguri, ha avuto un progressivo rallentamento.
Si è evidenziato negli ultimi tempi la necessità e l’opportunità di rivitalizzare la “Strada della Cucina Bianca – Civiltà delle Malghe” allargandola al territorio del Comune di Briga Alta, alla frazione di Viozene nel comune di Ormea, in provincia di Cuneo e possibilmente ai comuni francesi di Briga e Tenda, anche in ottemperanza dell’art. 17 dello Statuto dell’associazione che già in fase costitutiva prevedeva: “La possibilità di far parte dell’associazione agli enti pubblici ed agli operatori economici dei comuni ricadenti nei territori montani circondanti il Monte Saccarello, anche della provincia di Cuneo e del dipartimento francese delle Alpi Marittime”.
La rivitalizzazione della strada di prodotto ed il suo ampliamento sono state oggetto di una delle azioni proposte dal Comune di Mendatica nell’ambito dell’ottenimento da parte del Parco delle Alpi Liguri della Carta Europea del Turismo Sostenibile.
Nell’assemblea dei soci del 22 gennaio scorso si è deliberato l’allargamento dell’associazione “Strada della Cucina Bianca – Civiltà delle Malghe” ai territori di La Brigue (Francia) e Briga Alta (Piemonte), nonché ai soci di zone montane limitrofe.
Il naturale completamento di questa dorsale alpina, rivolta al mare, unisce luoghi biogeografici e popolazione dalla storia comune.
Come incontro delle aree climatiche, alpine, marittime e padane, il Saccarello in ogni versante e zona di rispetto ambientale: parco del Mercantour, delle Alpi Liguri e del Marguareis.
Offre pertanto pascoli contraddistinti da spiccata biodiversità (un terzo dell’essenze della flora europea cresce lì) e aree SIC – ZTS.
Gli armenti in transumanza producono quindi latte di assoluta eccellenza da qui derivano prodotti caseari Presidio Slow Food.
I latticini armonizzano i sapori delle farine e delle piante spontanee autoctone con gli ortaggi a cromatici arroccati nei terrazzamenti di quota, a cintura delle malghe.
L’itinerario etno-gastronomico proposto dalla ristorazione, nei laboratorio e botteghe locali, ha il sapore evocativo-immaginifico della sua montagna, il profumo sentimentale delle mani unite nel tempo e la fragranza della semplicità e autenticità della gente.