video
play-rounded-outline
05:05

Manca pochissimo alla 50esima edizione del Festival dello Stoccafisso di Badalucco, edizione che celebra il mezzo secolo assieme al ritorno da due anni di covid. Ma sebbene si sia parlato molto di ciò che accadrà domani e domenica nel borgo della valle Argentina, pochi riflettori hanno sempre coloro che da sempre realizzano questa grande festa.

La Pro Loco di Badalucco porta avanti questa tradizione dagli anni sessanta con lo spirito di comunità tipico del nostro entroterra. Tanto volontariato spesso estremamente faticoso, basti solo pensare che lo stoccafisso che verrà consumato domenica è a mollo in acqua corrente da lunedì, o ai paioli che vanno ristagnati ogni due o tre anni ma che garantiscono un gusto superiore.

In questi giorni Badalucco è un via vai di gente che offre tutto il suo tempo libero alla riuscita della festa. Uno sforzo “di paese” che garantisce il perdurare della tradizione ma non solo, che porta avanti quello spirito di comunità che si è da tempo perso sulla costa e nei grandi centri. Si fatica, si sorride e si litiga assieme, ma il fine ultimo è sempre e solo quello di far qualcosa di bello per il proprio paese.

Si raccontano e ci guidano nella storia della Pro Loco Mauro Panizzi, che ne è il presidente da ben 30 anni, la cuoca Caterina Boeri, che da cinquant’anni è la regina dello stoccafisso, la segretaria Antonella Brezzo e Mattia Pizzo, che rappresenta la nuova leva intenzionata a portare avanti tutto ciò che è stato fatto.